Ripercorriamo per immagini le due giornate della manifestazione con cui l’ecosistema dell’innovazione RAISE Liguria si è aperto alla città di Genova.
“Robot Valley Genova”: buona la prima! Potrebbe essere questo il motto di una manifestazione riuscitissima, che ha riunito in un ampio lavoro di squadra tutte le istituzioni che partecipano all’ecosistema dell’innovazione RAISE, con il coordinamento di Università degli studi di Genova, Consiglio Nazionale delle Ricerche e Istituto Italiano di Tecnologia.
Una pluralità di eventi e iniziative pensate per avvicinare il pubblico di tutte le età ai temi fondanti del progetto – a partire da robotica e Intelligenza artificiale – approfondirne la conoscenza, comprendere quanto queste discipline siano già ora al centro delle nostre vite, sperimentarne in prima persona le applicazioni attraverso l’offerta di dimostrazioni robotiche e i laboratori interattivi. Ma anche un’occasione per riflettere sull’insolita convergenza tra due strade tradizionalmente ritenute “parallele”: quella della scienza e quella dell’arte. Occasione fornita sia nell’evento inaugurale di giovedì 18 aprile – l’esecuzione presso la Scuola di Robotica di Genova di “La fabbrica illuminata, cent’anni dopo la nascita di Luigi Nono”, progetto culturale dell’associazione culturale Pasquale Anfossi – sia nella mostra “Romantici Robot” dell’artista calabrese Massimo Sirelli. I suoi robot fragili e poetici, opere realizzate con materiali di scarto e oggetti di uso quotidiano, allestite fino al 26 aprile a Villa Bombrini sede dell’evento, e offerte alla città anche grazie a due maxi installazioni nel centralissimo Largo Pertini – hanno, infatti, rappresentato un invito a riflettere sull’evoluzione della nostra coesistenza con le macchine, e sul ruolo sempre più incisivo della dimensione robotica nella società contemporanea.
Cuore dell’evento “Robot Valley Genova” è stata la due giorni di incontri del 19 e 20 aprile a Villa Bombrini, aperti dall’intervento del Sindaco di Genova Marco Bucci, ospite del panel inaugurale assieme a Maurizio Gregorini (direttore artistico di Robot Valley), Andrea Pagnin (Head of Innovation & Development Office IIT, Coordinatore delle attività di trasferimento tecnologico del progetto RAISE, Spoke 5), Fulvio Mastrogiovanni (Università di Genova e direttore scientifico di Robot Valley), Cristina Battaglia (Programme Manager RAISE), Maria Nives Riggio (Vicedirettore FILSE), Michela Spagnuolo (Cnr, Coordinatrice Spoke 1), Valentina Squeri (IIT, Project Manager RAISE Spoke 2), Marco Faimali (Cnr, Coordinatore Spoke 3) e Giovanni Indiveri (UniGe, Project Leader RAISE Spoke 4).
Ad esso sono seguiti i talk “L’uomo e i robot” – una riflessione sulla relazione tra esseri umani e esseri artificiali con Kristen Kozielski (TUM), Arash Ajoudani (IIT), Lorenzo Natale (IIT), Maura Casadio (UniGe) e Monica Gori (IIT)- e “Ecorobotica: tecnologie innovative al servizio dell’ambiente”, in cui Marco Faimali (Cnr), Antonio Bicchi (IIT), Fulvio Mastrogiovanni (Università di Genova e direttore scientifico di Robot Valley Genova), Nicola Pio Belfiore (UniRoma 3), Simonetta Fraschetti (Università di Napoli Federico II) e Paolo Povero (UniGe) hanno introdotto la nuova disciplina che proprio il progetto RAISE sta facendo emergere: la robotica collaborativa al servizio dell’ambiente.
Nella giornata di sabato 20, invece, la parte convegnistica dell’evento è proseguita con “I robot e l’intelligenza (artificiale)” – un talk sulla complessa relazione che intercorre tra esseri artificiali, mente e corpo alla presenza di Ruediger Dillmann (KIT/FZI), Marcelo H. Ang (NUS), Giorgio Cannata (UniGe), Alessandra Sciutti (IIT) e Giovanni Berselli (UniGe); quindi con “Città, persone e robot”, due dialoghi-intervista che hanno approfondito il tema dell’evoluzione della società alla luce delle tecnologie. Nel primo, Guido Conforti, autore del libro “Building the Robot Valley: l’evoluzione della Valpolcevera dall’Industria alla Robotica” e responsabile del Centro Studi e dell’Area Innovazione Ricerca e Territorio di Confindustria Genova, ha ripercorso la storia produttiva del territorio della Robot Valley genovese con Andrea Pagnin (IIT, Coordinatore Spoke 5 del progetto RAISE) e Fulvio Mastrogiovanni (Università di Genova e direttore scientifico di Robot Valley Genova); nel secondo lo stesso Mastrogiovanni ha intervistato Berta Paramo, scrittrice ed autrice del libro “Robotland, a travel guide through the history of robots”, un excursus storico sul mondo della robotica, dalle origini alla potente suggestione che le macchine intelligenti hanno sempre esercitato sull’uomo.
Ugualmente intenso e partecipato è stato il programma dei laboratori e delle demo robotiche, che hanno coinvolto centinaia di persone tra studenti di scuole primarie e secondarie del territorio e pubblico generico. I laboratori disponibili, coordinati a livello didattico dall’associazione Festival della Scienza, erano:
– “MEET AI – I tuoi primi passi nell’Intelligenza Artificiale”, a cura di Università degli Studi di Genova (Dipartimento di Informatica Bioingegneria Robotica e Ingegneria dei Sistemi, Dipartimento di Matematica in collaborazione con MaLGa – Machine Learning Genoa Center)”
– “Non si vede solo con gli occhi – Nuovi modi di guardare, con tutti i nostri sensi”, a cura di Istituto Italiano di Tecnologia
– “Robot polari – Alla scoperta del pianeta Terra con la robotica”, a cura di CNR – Istituto di Ingegneria del Mare
– “Lo zoo dei Robot – Impara a contare con il panda mTiny e l’ape Bluebot”, a cura di Scuola di Robotica di Genova.
L’Istituto Italiano di Tecnologia e l’Università di Genova sono stati, inoltre, protagonisti delle demo robotiche, occasioni uniche per entrare in contatto diretto con i ricercatori e le ricercatrici che già oggi, nei laboratori di ricerca genovesi, progettano la realizzazione di robot dalle molteplici applicazioni, coglierne gli obiettivi e i futuri sviluppi. A disposizione del pubblico erano, in particolare:
– “RICE lab” (Robots and Intelligent Systems for Citizens and the Environment), laboratorio dell’Università di Genova che mira a sviluppare soluzioni robotiche intelligenti allineate con i bisogni della società;
– “Interazione tra uomo e robot: realtà fisica e virtuale”, a cura del gruppo TheEngineRoom dell’Università di Genova;
– “Ispirarsi alla natura: gli ecorobot”, a cura di IIT, per conoscere i dispositivi sviluppati prendendo ispirazione dagli esseri viventi, per potersi adattare meglio a scenari dinamici ed essere integrati in modo ecosostenibile nell’ambiente;
– “AlterEgo”, dedicato al robot umanoide che può essere controllato a distanza da un operatore;
– “L’IA guida la mia mano”, in cui studiosi e studiose di IIT hanno mostrato protesi innovative che permettono una collaborazione più fluida tra essere umani e macchina.