“Un punto di vista eretico sull’intelligenza artificiale”: il talk di Spoke 5 alla giornata inaugurale del RAISE Village
Alla giornata inaugurale del RAISE Village il 26 ottobre Annalisa Barla e Alessandro Verri di Spoke 5 hanno presentato il loro talk “Un punto di vista eretico sull’intelligenza artificiale” sui temi dell’etica nel campo dell’intelligenza artificiale.
Durante il talk i ricercatori hanno proposto al pubblico una riflessione critica sull’AI, mettendo in discussione alcune delle idee più diffuse su questa tecnologia, partendo dai primi sistemi basati su regole esatte fino ai moderni modelli che imparano dall’esperienza. Il percorso evidenzia i limiti spesso trascurati dell’AI: molti modelli rivelano correlazioni senza spiegare la causalità, e l’accuratezza dei risultati dipende fortemente dalla disponibilità di grandi quantità di dati.
Un focus particolare è stato dedicato all’uso dell’AI in medicina, dove le aspettative devono confrontarsi con le complessità pratiche. L’obiettivo è quello di offrire uno sguardo più consapevole sull’AI, intesa non solo come tecnologia, ma come fenomeno con implicazioni etiche e pratiche di grande rilevanza.
“In questo momento storico sono tutti interessati alla discussione sull’intelligenza artificiale. C’è un grande fermento e dal mio punto di vista è molto interessante perché è da tanti anni che me ne occupo ma è da poco che riesco a parlarne in pubblico. Ci sono anche dei preconcetti forti, nel senso che gli utenti hanno delle convinzioni su come questa cosa funziona. Secondo me invece è molto bello cercare di spiegare come funzionano veramente queste cose perché si riesce un po’ a cambiare i preconcetti e forse ad aprire ancor di più l’interesse verso questo tema. Io sono molto contenta!” commenta Annalisa Barla, professoressa associata del Dipartimento di informatica, bioingegneria, robotica e ingegneria dei sistemi dell’Università di Genova.
“E’ stata un’occasione per mostrare le mirabolanti imprese dell’intelligenza artificiale nella vita di tutti i giorni. Ci sono alcuni aspetti, non tanto di pericolo, ma diciamo, insidie di questa tecnologia che non sempre vengono raccontati. Forse perchè chi sviluppa questa tecnologia si concentra sugli aspetti che hanno mercato. Alcune cose che abbiamo provato a discutere insieme questa sera denotano I limiti intrinseci di queste tecnologie che sono ineludibili per come sono costruite e per come funzionano difficilmente possiamo immaginare che potranno essere fatte in un modo diverso da come sono fatte adesso” ha aggiunto Alessandro Verri, Vice Direttore di Dipartimento Dipartimento di informatica, bioingegneria, robotica e ingegneria dei sistemi dell’Università di Genova.