Il 30 ottobre presso il RAISE Village si è svolto il workshop organizzato da Spoke 1, intitolato “Tecnologie per il benessere e l’inclusione in contesto urbano”. L’obiettivo dell’evento è stato quello di presentare al pubblico i risultati e le sfide dei progetti finanziati dal PNRR e da iniziative europee, tutti focalizzati sul miglioramento della qualità della vita nelle aree urbane.
Oltre al progetto RAISE, hanno partecipato rappresentanti di NBFC e CN HPC e del progetto europeo WELLBASED. Questa occasione ha permesso di comunicare le attività in corso e discutere ricerche in corso e soluzioni innovative sviluppate per affrontare le sfide dell’ambiente urbano. In particolare, l’attenzione si è concentrata sul miglioramento dei servizi, sull’accessibilità, sulla fruizione degli spazi pubblici, sulla qualità dell’ecosistema urbano e sull’inclusione sociale.
Attraverso la condivisione delle esperienze, il workshop ha esplorato le potenzialità delle tecnologie digitali e dei nuovi modelli di gestione urbana, con l’obiettivo di rendere le città più inclusive, sostenibili e orientate al benessere dei cittadini e dell’ecosistema urbano, migliorando la qualità della vita in modo integrato.
L’evento ha avuto inizio con un’introduzione di Michela Spagnuolo, che ha presentato gli obiettivi della giornata. La relatrice ha sottolineato l’importanza di esplorare come le tecnologie urbane possano favorire un coinvolgimento inclusivo, trasformando le città da semplici ambienti smart a realtà reattive ai bisogni dei cittadini grazie all’uso di intelligenza artificiale e robotica.
Successivamente, sono stati presentati diversi progetti innovativi. Luca Lazzarini, del DAStU/Politecnico di Milano, ha parlato del progetto NBFC, evidenziando le politiche e i piani attuati per la biodiversità urbana, e discutendo i nodi, le sfide e le traiettorie future per migliorare l’ambiente urbano e la salute pubblica.
Alberto Leporati, dell’Università di Milano-Bicocca, ha preso la parola per illustrare le sfide e le soluzioni tecnologiche nel contesto delle città e delle società digitali, nell’ambito del progetto CN HPC.
Antonia Bruno, anch’essa dell’Università di Milano-Bicocca, ha presentato il progetto EI MUSA, focalizzandosi sulla rigenerazione urbana, con una prospettiva sulla biodiversità alla microscala. La relatrice ha offerto uno sguardo ravvicinato alle strategie di riqualificazione degli spazi urbani, mettendo in luce l’importanza di un approccio integrato e sostenibile.
Infine, Alberto Pilotto e Marina Barbagelata, rappresentanti del progetto europeo WELLBASED, hanno discusso la povertà energetica e il benessere, ponendo particolare attenzione alla salute della popolazione anziana. Il loro intervento ha messo in evidenza come la raccolta di dati possa migliorare la vita delle persone vulnerabili.
“Oggi ho avuto l’opportunità di esplorare diversi approcci per migliorare la vita delle persone, sia in termini di salute che di qualità degli spazi in cui vivono, come le città e l’habitat in generale. Questo confronto è stato molto istruttivo. Ad esempio, non mi ero mai soffermato a riflettere su quante specie di batteri ci circondano e sull’importanza che rivestono per la nostra vita e salute. Questa consapevolezza mi ha fatto pensare a come, nello Spoke 9 del Centro Nazionale, ci occupiamo della progettazione e realizzazione di servizi digitali volti a migliorare la vita delle persone. Integrare anche questo aspetto potrebbe rivelarsi un’ottima idea” ha commentato al termine del workshop Alberto Leporati, dell’Università di Milano-Bicocca, che ha presentato le attività dello Spoke 9 del Centro Nazionale HPC, Big Data e Quantum Computing.
“È fondamentale stabilire sinergie e interazioni tra grandi progetti nazionali finanziati con i fondi del PNRR. Negli ultimi tempi, abbiamo assistito a un significativo investimento da parte delle istituzioni in alcune linee di ricerca cruciali per il futuro della nostra società. Ad esempio, lavoro presso il Centro Nazionale per la Biodiversità, un tema centrale nelle agende delle amministrazioni locali e nei programmi di ricerca della comunità scientifica. La biodiversità si intreccia, infatti, con molte altre tematiche, come la salute, le nuove tecnologie e la transizione climatica, dimostrando l’importanza di un approccio collaborativo e multiscalare. Credo fermamente che il valore aggiunto delle ricerche finanziate dal PNRR debba essere preservato e sviluppato anche nel periodo successivo, per orientare queste iniziative verso temi di forte rilevanza sociale” ha aggiunto Luca Lazzarini, del Politecnico di Milano per lo Spoke 5 di NBFC.
“Gli interventi della giornata hanno dimostrato la ricchezza delle competenze che il PNRR è riuscito a mettere in campo, evidenziando anche come la stessa sfida – la promozione del benessere in contesto urbano in questo caso – possa essere affrontata con prospettive diverse e approcci complementari. Tanti gli spunti di integrazione tra le attività oggi in corso e tante le possibili estensioni delle attività stesse emerse dalle presentazioni e dalle discussioni a seguire. Una giornata molto piacevole che sottolinea anche la necessità di un approccio fortemente multidisciplinare oggi imprescindibile per affrontare sfide complesse come il benessere in contesto urbano” ha commentato Michela Spagnuolo, coordinatrice dello Spoke 1 a conclusione della giornata.
Il workshop ha rappresentato un’importante occasione di confronto e condivisione, dove esperti e partecipanti hanno potuto esplorare le potenzialità delle tecnologie digitali e dei nuovi modelli di gestione urbana per costruire città più inclusive e sostenibili, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini.