Spoke 3 al Congresso AICAT 2024: analisi sui film piezoelettrici flessibili
Dal 9 all’11 dicembre 2024 si è svolto a Caserta il XLV Congresso Nazionale AICAT, dedicato alla calorimetria, all’analisi termica e alla termodinamica applicata.
L’evento ha riunito scienziati provenienti da tutta Italia e dall’Europa, offrendo un’occasione di confronto sulle ultime ricerche del settore.
Tra gli interventi presentati, Marco Fortunato, ricercatore del CNR-ICMATE e membro dello Spoke 3, ha tenuto una comunicazione dal titolo “The influence of preparation methods on the properties of flexible piezoelectric composite films”.
La ricerca presentata da Fortunato è stata condotta nell’ambito dello Spoke 3 di RAISE con lo scopo di sviluppare soluzioni tecnologiche avanzate per l’energia e la sostenibilità.
Marco Fortunato ha presentato uno studio sui materiali piezoelettrici flessibili, capaci di trasformare l’energia meccanica in energia elettrica. Questi materiali sono promettenti per sviluppare sistemi energetici autonomi e contribuire alla riduzione dell’uso di combustibili fossili. In particolare, la ricerca si è concentrata su compositi formati da polimeri come il PVDF (polifluoruro di vinilidene) e filler inorganici come il BaTiO3 (titanato di bario). Questi compositi sono apprezzati per la loro flessibilità e la resistenza a campi elettrici elevati, qualità importanti per applicazioni nel settore dell’energia rinnovabile.
Al Congresso AICAT 2024 Fortunato ha spiegato come i diversi metodi di preparazione influenzino la distribuzione uniforme delle particelle di filler nel polimero e la stabilità termica del materiale. Tramite analisi termogravimetrica (TGA), è stata valutata la temperatura a cui il PVDF inizia a degradarsi, mentre l’uso di tecniche come la calorimetria differenziale a scansione (DSC) e la spettroscopia ATR-FTIR ha permesso di identificare le varianti cristalline del PVDF e il loro impatto sulle proprietà piezoelettriche.
Questa ricerca ha messo in evidenza come la scelta della tecnica di fabbricazione possa migliorare le prestazioni dei materiali, contribuendo allo sviluppo di nuove soluzioni per l’energia sostenibile.
L’analisi di Fortunato ha rappresentato un contributo tecnico rilevante, stimolando il dibattito tra i partecipanti su potenziali applicazioni e future collaborazioni.