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Il racconto dei progetti di robotica e di intelligenza artificiale di Raise, applicati ad ambiente e porto, per studenti da Panama

Spoke 04
Spoke 04
4 July 2024
Il racconto dei progetti di robotica e di intelligenza artificiale di Raise, applicati ad ambiente e porto, per studenti da Panama

La seconda giornata della Summer School “Ciencia y Tecnologia al servicio de la vida”, iniziativa realizzata dall’Accademia Italiana della Marina Mercantile in collaborazione con il Centro Studi Italiani di Urbania, si è svolta nello splendido contesto di Villa Figoli des Geneys, ad Arenzano (GE), dove i 49 studenti e studentesse dell’Università di Panama e della Università Tecnologica di Panama sono stati ospiti per una settimana.

Grazie all’accordo con RAISE, il programma della giornata è stato il seguente:
Quadruped Robots for Applications in Unstructured Environments, Claudio Semini, IIT, Spoke 3 e 4;
The impact of AI on maritime workforce management: a closed-loop between lifelong learning and lifelong training, Silvia Donnarumma, UniGe, Spoke 4;
Ecorobotics | The Future of environmental monitoring, Marta Giuga e Roberta Nugnes IAS-CNR, Spoke 3;
Environmental impact of shipping: a focus on bioinvasions, Francesca Garaventa, IAS-CNR, Spoke 4.

La presentazione di Claudio Semini (IIT), è iniziata con una classificazione dei vari robot quadrupedi e delle parole chiavi di questo ambito della robotica. Nella seconda parte, il ricercatore si è focalizzato su una serie di progetti di trasferimento tecnologico all’interno di RAISE. Semini ha quindi presentato agli studenti le attività in corso in due progetti di Spoke 3, mostrando come la robotica e l’intelligenza artificiale (IA) possano essere di supporto alle attività umane, ad esempio in ambito agricolo, nella potatura invernale, o in contesto urbano, per raccogliere la spazzatura in luoghi poco accessibili. Per Spoke 4, il ricercatore ha introdotto come i robot verranno usati per delle attività nel porto, finalizzate al monitoraggio infrastrutturale, a controllare e riparare luoghi poco raggiungibili dagli operatori umani, quindi rendendo il loro lavoro più efficace e sicuro.

Silvia Donnarumma (UniGe) ha presentato le sfide e i risultati preliminari di progetti in corso nello Spoke 4, in cui partecipa con il suo team, come ingegnere navale. In particolare, nella sua lezione, la professoressa si è soffermata sul “dynamic positioning”, il sistema controllato da computer per mantenere automaticamente la posizione e direzione di una nave, utilizzando le proprie eliche e propulsori, e sulla navigazione sicura nei porti, con il supporto delle tecnologie. Ha quindi così sintetizzato, in merito al lavoro del suo team a RAISE, in Spoke 4: “Il contributo principale del gruppo di lavoro DITEN – Marine Technologies nell’ambito dello Spoke 4 riguarda la definizione di algoritmi per il supporto alla navigazione in acque portuali”.

Marta Giuga (CNR) ha presentato gli obiettivi e le attività in corso dello Spoke 3, che è dedicato alla cura dell’ambiente utilizzando tecnologie innovative. In particolare, la ricercatrice del CNR ha introdotto il concetto di ecorobotica, mostrando agli studenti alcuni ambiti applicativi dell’uso combinato di robot ed IA per il monitoraggio ambientale. La ricercatrice è entrata poi più nel dettaglio di una parte dei progetti dello Spoke 3, che vedono maggiormente coinvolti i ricercatori biologi di IAS CNR di Genova, mostrando alcuni dei risultati preliminari delle attività in corso. La presentazione si è conclusa con una parte applicativa, dove insieme le due ricercatrici, Marta Giuga e Roberta Nugnes (CNR), hanno invitato gli studenti a provare con i loro cellulari un kit che consente delle analisi ambientali direttamente sul campo.

La ricercatrice Francesca Garaventa (CNR) ha illustrato tecnologie applicate al monitoraggio delle specie aliene, ovvero quelle specie che non sono autoctone del Mediterraneo, presentando vari casi (cozza zebrata, pesce palla, granchio blu, ecc.). La ricercatrice ha mostrato possibili strategie tecnologiche per limitare il problema, come fare ispezionare le carene delle navi, che possono essere vettori di trasporto di specie aliene, da sistemi subacquei filoguidati in grado di monitorare e pulire le superfici delle navi dagli organismi insediati. La robotica subacquea e la IA possono essere di grande aiuto per sviluppare nuove soluzioni più sicure ed efficaci di studio e controllo delle specie aliene, a difesa quindi della biodiversità dei nostri mari.

Gli studenti hanno partecipato in modo molto attivo e attento. Anche la seconda giornata, quindi, è stata un evento di successo, con soddisfazione reciproca, di allievi e docenti. Una giornata in cui persone proventi da Panama hanno potuto scoprire alcuni dei più innovativi progetti in corso, su IA e robotica, applicati ad ambiti di loro interesse, e dove anche lo staff di RAISE ha potuto ricevere stimolanti domande e riflessioni, con un ricco confronto sia su contenuti scientifici che culturali.

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