Info Solution ha partecipato a NSE 2024: tecnologie avanzate per il futuro

Info Solution ha preso parte alla sesta edizione della fiera New Space Economy (NSE) 2024, che si è svolta dal 16 al 18 dicembre presso Fiera Roma. L’evento ha rappresentato un’importante occasione strategica per il confronto e la creazione di sinergie tra aziende, innovatori e istituzioni, promuovendo soluzioni tecnologiche avanzate applicabili a settori diversi, dallo spazio alla vita quotidiana. Info Solution è coinvolta nei progetti dell’ecosistema RAISE, contribuendo con il proprio know-how allo sviluppo di tecnologie per veicoli autonomi e droni.

In questo contesto, Info Solution porta la propria esperienza e innovazione nell’ambito delle tecnologie per veicoli autonomi e droni, con particolare attenzione ai sistemi di navigazione autonoma e controllo delle missioni robotiche per lo sviluppo di soluzioni avanzate per l’agricoltura di precisione, la riforestazione e il monitoraggio di ambienti critici, urbani e industriali. Attraverso l’utilizzo di veicoli autonomi e sistemi robotici dotati di tecnologie percettive avanzate, Info Solution punta a ottimizzare operazioni complesse, migliorando l’efficienza, la sicurezza e la precisione delle attività.

Un esempio significativo è rappresentato dalle soluzioni sviluppate per l’automazione delle operazioni agricole, come la potatura invernale delle viti, dove i veicoli autonomi saranno in grado di intervenire con elevata precisione e un ridotto margine di errore. Allo stesso modo, nei contesti urbani o industriali, droni e robot saranno utilizzati per il monitoraggio ambientale avanzato, come la mappatura degli effetti di eventi sismici, l’analisi della qualità dell’aria e la verifica strutturale di infrastrutture critiche.

Queste tecnologie, realizzate nell’ambito di RAISE in collaborazione con enti di ricerca di eccellenza come l’Istituto Italiano di Tecnologia e l’Università di Genova, testimoniano l’impegno di Info Solution nell’innovazione e nella creazione di strumenti affidabili e sicuri per affrontare sfide reali in contesti complessi.

La partecipazione a NSE 2024 ha rappresentato per Info Solution un’importante opportunità per esplorare nuovi mercati, consolidare collaborazioni strategiche e contribuire allo sviluppo di applicazioni tecnologiche all’avanguardia. Il tema di quest’anno, “Our Future, Our Daily Life”, ha riflettuto pienamente la missione aziendale: rendere la tecnologia uno strumento utile e accessibile, capace di migliorare la vita quotidiana e affrontare le sfide del futuro.

Info Solution ha accolto operatori del settore presso lo stand E23, Padiglione 2, dove ha presentato soluzioni innovative e condiviso visioni comuni per un futuro tecnologico più sostenibile ed efficiente.

RAISE Liguria all’assemblea pubblica di Confindustria Genova

Si è tenuta giovedì 5 dicembre, presso la sede di Ansaldo Energia, l’assemblea pubblica di Confindustria Genova “Ragionevoli Certezze”, in cui si sono date risposte pragmatiche alle ipercomplessità delle trasformazioni che riguardano società, economia, politica e saperi.

Quattro i macro aspetti tematici che sono stati affrontati dai relatori:
i trend demografici;
il progresso scientifico e tecnologico;
il mondo globale;
il fabbisogno energetico.

All’assemblea ha partecipato attivamente la Programme Manager di RAISE, Cristina Battaglia, che ha fornito il proprio contributo nella seconda tavola rotonda della giornata, intitolata “Seconda Certezza: il progresso scientifico e tecnologico”.

Cristina Battaglia ha infatti illustrato la vision del Progetto RAISE ed il percorso che l’Ecosistema sta seguendo, attraverso una perfetta integrazione del mondo delle aziende private, con quello degli enti di ricerca e degli IRCCS.

Dalla collaborazione tra entità differenti, ma guidate da un’unione di intenti finalizzata al progresso tecnologico e sociale, si stanno sviluppando prodotti, processi e competenze. Proprio le persone e le competenze hanno rappresentato il fil rouge che ha guidato l’intera assemblea.

Il Progetto RAISE ha saputo attrarre e reclutare al suo interno circa 250 giovani ricercatrici e ricercatori, un capitale umano altamente specializzato, che attraverso la collaborazione tra l’ecosistema ed il tessuto imprenditoriale ligure, potrà diventare un’inestimabile risorsa per il mercato del lavoro regionale e nazionale.

Una ragionevole certezza è che quando le imprese del territorio si alleano con le istituzioni di ricerca su temi all’avanguardia come la robotica e l’intelligenza artificiale, la Liguria sa essere protagonista ed in grado di vincere competizioni come quella che ha portato all’avvio di RAISE, con un approccio all’innovazione che mette al centro il benessere e la salute delle persone ed una visione attenta all’etica ed all’accesso democratico e consapevole alle nuove tecnologie.

Sulla base di questa ragionevole certezza è importante ora avviare tutte le iniziative per valorizzare le capacità e le competenze tecnologiche sul territorio, anche quelle attratte attraverso il PNRR, attivando un programma di placement dei ricercatori in cui coinvolgere tutte le imprese del nostro territorio.

RAISE al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma

Dal 15 al 17 novembre 2024, presso l’iconico MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, uno dei principali musei italiani dedicati all’arte contemporanea, progettato dall’architetto Zaha Hadid, si è svolto l’evento conclusivo della mostra digitale RAISE The Future.

Dal 28 settembre al 1 dicembre, RAISE The Future propone, come parte nella rassegna ROMA FOTOGRAFIA – FUTURE, una serie di immagini digitali co-create con AI e ispirate ai progetti e attività di ricerca in corso all’interno dell’ecosistema RAISE.

Un modo unico ed innovativo di divulgare gli scenari d’uso delle tecnologie, i nuovi servizi digitali, le innovazioni di RAISE. In quattro periodi, sono state realizzate e presentate, in sei dei più prestigiosi musei di Roma e all’Aeroporto di Fiumicino, 52 immagini co-create dal CNR con il team di Comunicazione di RAISE (Spoke 5) utilizzando lo strumento di intelligenza artificiale Midjourney.

Nello spazio Corner, antistante l’ingresso principale del museo, sono state esposte tutte le 52 immagini digitali, sui temi della città intelligente e inclusiva, della cura dell’ambiente con l’eco-robotica, della sanità personalizzata e assistita con la tecnologia e del porto smart. Inoltre, il team di Comunicazione ha realizzato con CNR-ITD un video ad hoc, per presentare il “backstage” della co-creazione di immagini con strumenti di AI, mostrandone le potenzialità, ma anche il contributo fondamentale dell’immaginazione e della creatività umana. Lo spazio è stato allestito con la scenografia dei quattro temi principali di RAISE e si sono alternati su tre giorni, ricercatori e ricercatrici, tecnologi e tecnologhe per presentare, alcune delle attività in corso all’interno di RAISE e alcuni dei risultati raggiunti con dimostrazioni pratiche.

Marco Faimali, direttore di CNR-IAS, coordinatore dello Spoke 3 di RAISE, ha accolto le scuole nel primo giorno dell’evento, con una presentazione volta a mostrare come, partendo dagli scenari fotografici, sono già stati raggiunti importanti risultati, documentati con il supporto di brevi video.

L’evento ha attratto 1346 persone, con un picco di presenze la domenica mattina (oltre 200 nelle prime due ore di apertura), che hanno molto apprezzato le immagini realizzate per RAISE The Future in parte disponibili anche come cartoline stampate. I numerosi visitatori e visitatrici, di varie età, sono stati inoltre coinvolti in modo attivo nelle dimostrazioni da parte dei ricercatori e ricercatrici di RAISE e hanno potuto porre direttamente domande sulle attività presentate.

In particolare, i visitatori hanno potuto provare dei sensori indossabili, su sedute o posti anche all’interno di un vasetto di crema spalmabile (per misurare la forza muscolare di chi lo apre) e conoscere alcune delle attività in corso nell’ambito degli ambienti intelligenti applicati alla salute personalizzata (Spoke 2).
Le persone in visita hanno potuto toccare con mano strumenti che consentono ai cittadini di fare campionamenti, anche andando in barca o facendo un’immersione (“citizen science”, ETT, Spoke 3),vedere “dal vivo” i balani e conoscere come vengono studiati dalle persone di RAISE, con il supporto di immagini analizzate con algoritmi di intelligenza artificiale , in attività di monitoraggio ambientale (Spoke 3), comprendere come anche un sismografo possa essere impiegato per proteggere le coste da eventi estremi (early warning, Spoke 3) ed essere informati su innovative soluzioni di reti wifi e di sensori utilizzati nell’ambito dell’eco-robotica (WSense, Spoke 3). Sono state, inoltre, approfondite alcune tematiche legate alla sicurezza e alla gestione della logistica portuale, grazie alle demo sull’uso dei droni per individuare materiali radioattivi sulle navi in arrivo nei porti. La società AiTek ha presentato soluzioni dedicate al mondo della logistica portuale, basate su avanzate tecniche di AI che rendono più sicure ed efficienti le procedure di gate in/gate out presso terminal portuali e hub logistici (Spoke 4).

Il pubblico ha potuto inoltre vedere i contenuti di quello che al Festival della Scienza è stato presentato all’interno del RAISE Cube: 12 modelli 3D di RAISE, raccontati in modo coinvolgente da due robot umanoidi, ovvero Pepper ed R1.

Maria Cristina Valeri, presidente dell’associazione Roma Fotografia, che ha organizzato ROMA FOTOGRAFIA – FUTURE, ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’evento presso il MAXXI, auspicando un proseguimento della collaborazione con RAISE per altre attività di comunicazione e public engagement.

Le foto della mostra digitale RAISE The Future saranno esposte fino al 1 dicembre 2024 a Roma, nei sei musei scelti e nell’aeroporto di Fiumicino. Il catalogo è consultabile online.

Si ringrazia in modo particolare ETT per l’allestimento e il supporto nella presentazione dei progetti.

I progetti degli Spoke di RAISE allo stand IIT alla conferenza Humanoids 2024

Dal 22 al 24 novembre 2024 si è tenuta a Nancy, in Francia, la IEEE-RAS International Conference on Humanoid Robots (Humanoids 2024). Questo evento di rilievo internazionale ha accolto contributi scientifici, proposte di workshop e tutorial nel campo della robotica umanoide, accompagnati da una vasta esposizione industriale e attività divulgative rivolte al pubblico. Le principali iniziative comprendevano dimostrazioni tecnologiche di più di trenta espositori, competizioni robotiche e un dibattito sul ruolo dell’intelligenza artificiale nella robotica cognitiva.

L’Istituto Italiano di Tecnologia ha allestito a Humanoids 2024 uno stand espositivo dove diversi gruppi di ricerca hanno potuto presentare i risultati avanzati e le applicazioni innovative sviluppate all’interno dell’ecosistema RAISE: tutti gli Spoke hanno così avuto l’opportunità di mostrare le proprie tecnologie, contribuendo alla conferenza con dimostrazioni dal vivo e presentazioni interattive.

Linda Lastrico, rappresentante dello Spoke 1, ha introdotto il dispositivo aptico iCube, progettato per lo studio della manipolazione tattile con applicazioni nel campo della riabilitazione, in linea con le ricerche promosse da RAISE.

Ettore Landini, Francesco Brand e Leonardo Gori, dello Spoke 2, hanno presentato gli sviluppi del robot umanoide R1, con particolare attenzione alle sue capacità di percezione e interazione. Le nuove braccia del robot, insieme alla capacità di riconoscere e rispondere a gesti umani, hanno sottolineato i progressi sia a livello hardware che software.

Lo Spoke 3 ha visto la partecipazione di Angelo Bratta, Chengjin Du e Anderson Brazil Nardin, che hanno contribuito con due dimostrazioni innovative. Bratta ha presentato VERO, un robot quadrupede equipaggiato con un sistema di raccolta sottovuoto per la gestione dei rifiuti, come mozziconi di sigaretta. Durante la conferenza, VERO ha eseguito dimostrazioni dal vivo, raccogliendo mozziconi posizionati a terra, evidenziando applicazioni pratiche per la sostenibilità ambientale. Chengjin Du e Anderson Brazil Nardin hanno invece esibito il SoftMag Gripper, un dispositivo innovativo per la manipolazione di frutti e la valutazione della maturazione. Grazie ai sensori tattili magnetici integrati, il sistema è stato progettato per applicazioni nell’industria alimentare e robotica morbida. I visitatori hanno potuto interagire con il dispositivo attraverso dimostrazioni pratiche e video esplicativi.

Per lo Spoke 4, Giovanni Rosato, Mattia Poggiani e Cristiano Petrocelli hanno presentato AlterEgo, un robot guida attualmente testato presso il museo Galata di Genova. Grazie alla collaborazione con l’Università di Genova, AlterEgo si distingue per la sua capacità di interagire autonomamente con i visitatori, mostrando così il potenziale dei robot sociali come guide culturali. Il gruppo ha inoltre mostrato due significativi aggiornamenti di un altro robot, il robot umanoide R1: le nuove braccia robotiche, progettate per interazioni più precise con l’ambiente, e un software avanzato capace di riconoscere un set specifico di azioni umane. In particolare, il robot ha risposto a gesti come il saluto o la stretta di mano, dimostrando progressi nelle interazioni non verbali. Inoltre, sempre per Spoke 4, Luca Garello ha introdotto il robot iCubHead, un sistema dotato di un’architettura cognitiva per l’apprendimento autonomo e la percezione multimodale. Il robot, capace di utilizzare informazioni audio e video, costruiva una memoria a lungo termine degli eventi e delle interazioni avute durante l’esposizione, evidenziando capacità avanzate di riconoscimento di visitatori ed eventi ricorrenti. 

La partecipazione alla conferenza Humanoids 2024 ha rappresentato un’occasione cruciale per promuovere le tecnologie sviluppate nell’ambito del progetto RAISE e rafforzare il dialogo con la comunità scientifica internazionale. Il successo dello stand IIT e delle dimostrazioni presentate ha sottolineato l’importanza della sinergia tra ricerca avanzata, applicazioni pratiche e impatto sociale, elementi cardine del progetto RAISE.

RAISE Cube: l’istallazione corale dei risultati di RAISE per il RAISE Village 2024

Il cubo immersivo “The RAISE Cube” ha introdotto al RAISE Village del Festival della Scienza 2024, nel porticato di Palazzo Ducale a Genova.

Si tratta di un’istallazione che, attraverso multi-proiezioni a tutta parete e senza soluzione di continuità, mette il visitatore in connessione emozionale con i contenuti, attraverso video spettacolari e ritmati.

La combinazione di video, foto e grafica d’impatto sintetizza alcuni dei risultati di RAISE, attraverso il racconto di due robot umanoidi, Pepper e R1, in poco più di 3 minuti.

Il visitatore può vedere 12 modelli 3D, in diverse fasi di sviluppo, dalla nuvola di punti al modello finito, utilizzati nei vari ambiti tematici dell’ecosistema.

Pepper ed R1 sono impiegati in veste di attori: hanno, quindi, recitato una sceneggiatura, scritta da Patrizia Schettino (CNR-IAS, Spoke 5) ed Adriana Ferrari (ETT, Spoke 5), per offrire ai visitatori un racconto emozionante e stimolante e per incuriosire verso i contenuti dell’ecosistema dell’innovazione RAISE. 

Lucrezia Grassi (UniGe, Spoke 2 e 4) ed Ettore Landini (IIT, Spoke 2) hanno colto la sfida di partire dalla sceneggiatura per adattarla alla “recitazione” dei due robot. Come hanno evidenziato entrambi, è stata una opportunità anche per sviluppare un app nuova e per valorizzare le potenzialità dei robot umanoidi in un modo diverso.

Lo sfondo realizzato per le riprese di R1 ha poi una storia molto interessante di riciclo dei materiali: proviene dal magazzino dell’Unità Comunicazione del CNR di Genova, dove è stato 15 anni ed era in realtà un tappeto in PVC, su cui hanno ballato danzatori giapponesi. Grazie alla creatività e operosità dei colleghi del CNR un pezzo di quel tappeto è diventato un perfetto sfondo cinematografico, per riprese in laboratorio.

Andrea Sessarego (Associazione Festival della Scienza, Spoke 5) ha evidenziato come il RAISE Cube sia stato “la porta di accesso” al RAISE Village, essendo anche posizionato in modo strategico proprio vicino all’Info Point.

Il RAISE Cube un’opera corale, realizzata da ETT, in collaborazione con il Team Comunicazione di RAISE e i ricercatori e ricercatrici di RAISE che hanno messo a disposizione robot e modelli 3D.

Si ringraziano tutti coloro che hanno contribuito.

L’incontro tra il pubblico e i robot al RAISE Village

Dal 24 ottobre al 3 novembre, tutte le persone che hanno visitato il RAISE Village, durante il Festival della Scienza, a Palazzo Ducale, hanno potuto fare un’esperienza diretta di interazione con un robot sociale, come Pepper ed R1, e poi con altri robot quadrupedi, cingolati, su ruote.

Il primo incontro è avvenuto già nei porticati di Palazzo Ducale, grazie a RAISE Cube, ambiente immersivo in cui, attraverso una narrazione coinvolgente, piccoli e adulti hanno potuto ascoltare i due robot, che hanno raccontato alcuni dei risultati di RAISE. Pepper ed R1 hanno quindi invitato i visitatori a proseguire il loro viaggio nel mondo di RAISE, tra città smart, salute personalizzata, cura dell’ambiente con l’eco-robotica e il porto intelligente e sostenibile.

Alle Cisterne di Palazzo Ducale, poi, partendo dal giorno 29 con R1, il pubblico ha potuto non solo vedere direttamente il robot sociale che interpreta una mappa e gli oggetti in essi collocata, ma anche porre direttamente delle domande, sia ai ricercatori di IIT (Ettore Landini, Francesco Brand, Misael Gonzalez Almeida) sia al robot. Pepper invece ha incontrato numerosi visitatori nel sabato pomeriggio 1 novembre, nel porticato, con la ricercatrice Lucrezia Grassi (UniGe). Sia R1 che Pepper, robot umanoidi sociali, sono utilizzati in varie tipologie di attività in corso in RAISE, come il dialogo con i pazienti, sia in ambito ospedaliero che domestico (Spoke 2), sia nell’ambito della smart city, per laboratori didattici basati su oggetti (Spoke 1), sua per accoglienza al porto (Spoke 4).

Le demo robotiche sono proseguire nei giorni successivi, con il robot cingolato, con UniGe ed Infosolutions, utilizzato nell’ambito di Spoke 3, ad esempio per analisi ambientali in contesto industriale o in interventi post terremoto in edifici di pregio o in agricoltura, per la potatura invernale.
E poi ancora i visitatori hanno potuto vedere in azione il robot quadrupede Spot, con la ricercatrice Zoe Betta, Marco Tabita, Ali Yousefi, che ha illustrato come il robot sarà utilizzato nel contesto della logistica portuale, risposto a tutte le curiosità dei visitatori in merito, mostrando anche sul momento come il robot possa riconoscere la presenza di persone o oggetti all’interno di una mappa.
I visitatori hanno potuto anche sperimentare la guida con VR del robot ROSbot, con Omotoye Adekoya (Spoke 4) che troverà anche esso impiego nella logistica portuale, in team di mini robot che possono intervenire in squadra per attività legate alla logistica, alla sicurezza e della gestione del porto, in particolare quelle attività più pericolose per l’essere umano e in aree difficilmente raggiungibili.

Alcuni robot sono stati presentati a corner, per Spoke 1, 2 e 4: NAO e Buddy con le ricercatrici Alice Nardelli, Lorenza Saettone, Allegra Bixio, Giulia Berettieri, Francesca Corrao (Spoke 1).
Un approfondimento sulla IA per dare ai robot competenza culturale è stato invece offerto da Ariel Gjaci, Enzo Petrocco (Spoke 1 e 2).
Una panoramica quindi variegata, che ha riscosso un grande apprezzamento da parte del pubblico del RAISE Village, che ha partecipato ponendo varie domande ai ricercatori e ricercatrici e anche direttamente ai robot. E che chi ha voluto anche provare ad abbracciare Pepper o a dargli la mano, anche i più piccoli, in compagnia dei loro genitori.
Una visitatrice, maestra in pensione, in visita al Festival della Scienza e al RAISE Village, ha commentato con grande soddisfazione l’aver potuto per la prima volta parlare direttamente con un robot.

A partire dal RAISE Cube fino al dialogo e all’abbraccio con il robot nelle cisterne e porticato del Ducale, i visitatori sono stati coinvolti in nuove esperienze e hanno potuto informarsi e comprendere di più alcuni dei risultati di RAISE e le attività in corso, grazie alle demo robotiche e all’incontro con le persone che stanno lavorando nell’ecosistema.
In particolare, le persone che contribuito alle demo robotiche e alla presentazione dei robot ai corner, con le attività e risultati di RAISE, sono:
– Zoe Betta, Marco Tabita, Ali Yousefi (Spot, Spoke 4), Omotoye Adekoya (teleoperazione in realtà virtuale di squadre di robot su ruote ROSbot, Spoke 4)
– Lucrezia Grassi (Pepper, Spoke 2 e 4)
– Alice Nardelli, Lorenza Saettone, Allegra Bixio, Giulia Berettieri, Francesca Corrao (NAO, Buddy, Spoke 1)
– Ariel Gjaci, Enzo Petrocco (Intelligenza Artificiale per dare ai robot competenza culturale, Spoke 1 e 2)
– Giovanni Mottola (demo con i droni, con obiettivo finale di monitorare radioattività nei container, Spoke 4)

Ringraziamo i professori responsabili per queste demo e corner con robot e team di ricerca: Carmine Recchiuto (UniGe, Spoke 1, 2, 4) e Antonio Sgorbissa (UniGe, Spoke 2, 3, 4) e Gianni Vercelli (UniGe, Spoke 3).

SMARTcup Liguria 2024: al BIC di Genova la finale della dodicesima edizione

Il 30 ottobre presso l’Incubatore BIC di Genova, si è tenuta la giornata conclusiva della dodicesima edizione di SMARTcup Liguria, il concorso di Regione Liguria ed organizzato da FILSE, vuole premiare idee d’impresa generate da spin-off universitari e start-up imprenditoriali.

La competizione che si svolge in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova e l’Associazione PNI Cube, oltreché l’IIT, CNR, Comune di Genova e gli attori (oltre 70) liguri e non solo che animano e supportano il mondo dell’impresa, quest’anno ha visto la partecipazione attiva dell’Ecosistema dell’Innovazione RAISE (Robotics and AI for Socioeconomic Empowerment) che ha premiato le 4 idee di impresa vincitrici per ciascuna delle categorie previste a concorso.

Il premio RAISE, che consiste in un’attività di supporto allo sviluppo di impresa attraverso affiancamento e collaborazione con i partner dell’ecosistema, è stato assegnato a:
Neurotronika – anche vincitrice assoluta – Start-up che si propone di sviluppare neuroprotesi cerebrali innovative per prevenire le crisi epilettiche resistenti ai farmaci. Grazie a una tecnologia all’avanguardia nel campo della neuromodulazione, Neurotronika mira a offrire una vita più godibile e socialmente integrata alle persone malate di questa patologia.
ValoRI – Valorizzazione Ricerca e Ricercatori – Soluzione innovativa che permette di scalare il processo di trasformazione delle ricerche scientifiche in progetti imprenditoriali: grazie all’analisi semantica e alla clusterizzazione delle ricerche non pubblicate, tramite un AI Reasoning Model, ValoRI è in grado di orientare la ricerca verso risultati di impatto, favorendo l’incontro con investitori pubblici o privati.
Antares – Spin-off dell’Istituto Italiano di Tecnologia si propone di decarbonizzare settori come l’industria pesante, la chimica e i trasporti grazie alla produzione di idrogeno verde e altri e-fuel avanzati.
Soberspace AI – Punta a ridurre gli incidenti stradali e a promuovere uno stile di vita più sano: l’app mobile proposta combina tecnologie avanzate come l’edge AI e l’uso di dispositivi indossabili e smartphone per fornire avvisi in tempo reale e suggerimenti per prevenire comportamenti a rischio.

L’iniziativa ha visto gli otto finalisti, selezionati fra i dodici giunti alla conclusione di un percorso che ha coinvolto complessivamente 66 idee imprenditoriali, sfidarsi con il metodo dell’“elevator pitch”, una brevissima presentazione pensata per descrivere a potenziali investitori le qualità del proprio progetto e convincerli ad investire.

I 4 vincitori si sono aggiudicati 6 mesi di ospitalità e di incubazione all’interno del BIC e parteciperanno al Premio Nazionale per l’Innovazione, promosso dalla rete nazionale degli incubatori di impresa universitari (PNICube), in programma a Roma il 5 e 6 dicembre: un’importante vetrina nazionale dove i finalisti liguri si misureranno con quelli delle altre regioni.

Il bilancio della SMARTcup Liguria è molto positivo: vanta ben 518 progetti di impresa sottomessi, 60 dei quali si sono tramutati in imprese che fatturano e creano occupazione in Liguria.

Strategie One Health nel monitoraggio ambientale: biosensori cellulari come sistema di sorveglianza avanzati

L’1 novembre al RAISE Village Maria Giovanna Parisi, Professore associato dell’Università degli studi di Palermo, ha presentato la conferenza dal titolo “Strategie One Health nel monitoraggio ambientale: biosensori cellulari come sistema di sorveglianza avanzati”,

Il monitoraggio dell’inquinamento ambientale richiede dispositivi che siano rapidi, affidabili, economici e di piccole dimensioni. Negli ultimi anni, sono stati proposti diversi approcci innovativi per sviluppare biosensori in grado di rilevare sostanze inquinanti e identificare contaminanti ambientali. Tra questi, i biosensori basati su enzimi, cellule intere, anticorpi, aptameri e DNA, insieme ai sensori biomimetici, rappresentano le ultime frontiere nel campo dei sensori biologici.

Per la progettazione dei biosensori si utilizzano vari principi di rilevazione, come l’amperometria, la conduttometria e la luminescenza. Ciascuno di questi metodi si distingue per velocità, sensibilità, efficienza economica e design, e offre specifici livelli di selettività e limiti di rilevazione, a seconda del componente sensibile utilizzato. I biosensori biomimetici stanno progressivamente guadagnando l’attenzione di ricercatori e utilizzatori, grazie ai loro vantaggi rispetto ai sensori tradizionali.

“Partecipare a un ecosistema come RAISE offre numerosi vantaggi su più livelli. Innanzitutto, ci dà la possibilità di potenziare il nostro know-how scientifico. Come ho accennato durante la presentazione, ci permette di ingegnerizzare i nostri sistemi biologici, rendendoli universali, accessibili a tutti e utili per il monitoraggio ambientale. Questo approccio contribuisce a ridurre l’errore umano nelle fasi di campionamento biologico e nelle semplici operazioni di laboratorio. Dal punto di vista pratico, questo è il primo grande vantaggio. Inoltre, RAISE facilita la collaborazione interdisciplinare e multidisciplinare, creando connessioni tra mondi che, fino a ora, non avevano avuto l’opportunità di interagire. Lo scambio di conoscenze e competenze si rivela particolarmente prezioso, specialmente per chi si sta formando in questo settore, offrendo l’opportunità di fare esperienze nuove in contesti diversi” ha commentato Maria Giovanna Parisi al termine della sua presentazione.

Giocare ed imparare divertendosi, sui sensi, le emozioni e la cura dell’ambiente, nell’area EDU del RAISE Village

Dal 26 ottobre al 31 ottobre, il RAISE Village ha coinvolto visitatori e visitatrici, di ogni età, con laboratori ed attività interattive, nella area EDU.

In particolare, ricercatori e ricercatrici del CNR (Spoke 2 e 3) e di UniGe (Spoke 1) hanno guidato il pubblico, prevalentemente scuole e famiglie, attraverso tre laboratori basati sul gioco:
1. “Neuro games. Un viaggio nel sistema nervoso centrale” (26 e 28 ottobre, di Cristina D’arrigo, Denise Galante, Sara Labbate, CNR-SCITEC)
2. “Catturare le emozioni con la tecnologia” (29 ottobre, di Eleonora Ceccaldi, Casa Paganini – InfoMus, Università degli Studi di Genova – Dipartimento di Informatica Bioingegneria Robotica e Ingegneria dei Sistemi)
3. “Nexus Island. Alla scoperta delle zone costiere” (30 e 31 ottobre, di Giancarlo Bachi e Chiara Santinelli, CNR-IBF, in collaborazione con European Molecular Biology Laboratory).

Nel primo laboratorio, i visitatori sono stati coinvolti in una serie di giochi basati sui cinque sensi e la memoria. Tra scatole misteriose, immagini simili ma diverse, rumori di origine sconosciuta, odori da riconoscere, sapori ed oggetti da individuare attraverso solo il tatto, i visitatori sono stati stimolati a mettere in “gioco” tutti i sensi. Il gioco consente di apprendere divertendosi cosa è e come funziona il sistema nervoso centrale, composto dal cervello e dal midollo spinale, che è il custode delle nostre funzioni cognitive, sensoriali e motorie. Un sistema meraviglioso e complesso, responsabile di una vasta gamma di funzioni, tra cui l’apprendimento, la memoria, il movimento e poi l’elaborazione sensoriale.

Nel secondo laboratorio, è stato possibile esplorare alcune novità nel settore del riconoscimento automatico delle emozioni, a partire da CambiaColore, una tecnologia in cui tramite marcatori posti sul braccio è possibile esprimere emozioni grazie al disegno, fino ad altre tecnologie per la rilevazione automatica dello stato emotivo attraverso la lettura del movimento del corpo e delle espressioni facciali. Giovani e adulti sono sono divertiti a utilizzare un tavolo interattivo per realizzare una sorta di opera collettiva digitale, mentre nel secondo gioco hanno classificato insieme delle emozioni, come positive o negative, giocando con delle card e rispondendo alle domande degli animatori, animatrici, ricercatori e ricercatrici.

Il terzo laboratorio consiste in un gioco di ruolo, in cui i partecipanti hanno simulato di partire per una spedizione scientifica alla scoperta di Nexus Island e degli organismi che la abitano. Tale attività ludica si è svolta muovendosi scalzi su una mappa poggiata sul pavimento e utilizzando della “card” di gioco. Guidati anche dallo storytelling di chi ha condotto il laboratorio, sono stati introdotti degli eventi, che rappresentano una minaccia per la salute del mare e delle persone sull’isola. “Quali sono le cause? Quali le possibili soluzioni? Quali gli strumenti che potranno essere utilizzati per tenere sotto controllo la situazione ed evitare che il problema si ripresenti in futuro?” Come i ricercatori sul campo, i visitatori sono stati invitati a rispondere a queste domande. Maggiori informazioni sul gioco dal sito di European Molecular Biology Laboratory.

Come ha evidenziato Andrea Sessarego (Associazione Festival della Scienza, Spoke 5), questa è una nuova area nel RAISE Village, quindi una novità per l’edizione 2024: il“sold-out” dei tre laboratori, con prenotazioni quindi complete per tutti i giorni, e il flusso continuo di scuole e famiglie in tale area, e sopratutto la partecipazione attiva e divertita dei visitatori, mostrano che quindi il RAISE Village ha saputo coinvolgere il suo pubblico anche attraverso l’esperienza del gioco. I ricercatori e ricercatrici del CNR e di UniGE, che hanno condotto i tre giochi, con il supporto di animatori e animatrici del Festival, hanno espresso grande soddisfazione, sia per la risposta del pubblico, sia per la possibilità di mettersi “in gioco” con i cittadini, presentando in uno modo ludico le loro tematiche di ricerca, come la memoria e i sensi, le emozioni e la cura dell’ambiente.

Finale di FameLab Italia a Genova: vince il talk sugli abissi di Francesco Dattilo

Francesco Dattilo, dottorando in Scienze della Vita all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste, è il vincitore della finale nazionale di FameLab 2024 che si è svolta domenica 27 ottobre presso il Teatro della Tosse a Genova e che ha visto la partecipazione di ventiquattro ricercatrici e ricercatori provenienti da tutta Italia.

Dattilo è uno studioso della biodiversità del plancton con approcci modellistici teorici e ha portato in gara un recente studio pubblicato su Nature Geoscience di Andrew Sweetman – capo del gruppo di ricerca sull’ecologia dei fondali marini presso la Scottish Association for Marine Science del Regno Unito – sull’equilibrio ecosistemico degli abissi e la produzione di ossigeno da parte di noduli polimetallici, minerali dotati di carica elettrica che tramite l’elettrolisi scindono la struttura molecolare dell’acqua.

“Mi ha appassionato la storia di Sweetman perché è incappato in molti fallimenti e criticità prima arrivare al risultato. Nel video abstract divulgativo appariva come una persona semplice, in tuta, un po’ triste e affaticato, non una persona entusiasta per la pubblicazione, e questo mi ha colpito perché ho visto un’umanità che condivido nel ruolo della scienza” queste le parole del giovane ricercatore dopo aver ricevuto il primo premio assegnato dalla giuria con la seguente motivazione: “per aver presentato con chiarezza e carisma un risultato scientifico molto recente e allo stesso tempo aver evidenziato il famoso ‘trial and error’, come una scoperta può arrivare anche attraverso un fallimento e un’ipotesi sbagliata”.

Al secondo e terzo posto si sono classificate Emine Tasan, dottoranda in medicina traslazionale presso l’Università della Calabria che ha parlato della sfida per bloccare il carcinoma mammario e Martina Coletta, dottoranda presso l’Università di Camerino, che ha fatto scoprire alla platea l’esistenza dei collemboli, coloratissimi artropodi “autori di miracoli” che vivono nella terra di tutti i giardini.

Il premio del pubblico è andato a Annarita De Maio, anche lei ricercatrice presso l’Università della Calabria, ha discusso del lavoro che c’è dietro al click del mouse quando organizziamo i nostri viaggi, soluzioni matematiche per avere percorsi veloci e algoritmi super efficienti.

Francesco Dattilo rappresenterà l’Italia nella finalissima di FameLab International che si svolgerà online il 29 novembre 2024.

L’evento è organizzato da Psiquadro in collaborazione con il Festival della Scienza di Genova, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche e Cheltenham Science Festival.

Finaziato dall'Unione Europea Ministero dell'Università e della Ricerca Italia Domani Raise