Finale di FameLab Italia a Genova: vince il talk sugli abissi di Francesco Dattilo

Francesco Dattilo, dottorando in Scienze della Vita all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste, è il vincitore della finale nazionale di FameLab 2024 che si è svolta domenica 27 ottobre presso il Teatro della Tosse a Genova e che ha visto la partecipazione di ventiquattro ricercatrici e ricercatori provenienti da tutta Italia.

Dattilo è uno studioso della biodiversità del plancton con approcci modellistici teorici e ha portato in gara un recente studio pubblicato su Nature Geoscience di Andrew Sweetman – capo del gruppo di ricerca sull’ecologia dei fondali marini presso la Scottish Association for Marine Science del Regno Unito – sull’equilibrio ecosistemico degli abissi e la produzione di ossigeno da parte di noduli polimetallici, minerali dotati di carica elettrica che tramite l’elettrolisi scindono la struttura molecolare dell’acqua.

“Mi ha appassionato la storia di Sweetman perché è incappato in molti fallimenti e criticità prima arrivare al risultato. Nel video abstract divulgativo appariva come una persona semplice, in tuta, un po’ triste e affaticato, non una persona entusiasta per la pubblicazione, e questo mi ha colpito perché ho visto un’umanità che condivido nel ruolo della scienza” queste le parole del giovane ricercatore dopo aver ricevuto il primo premio assegnato dalla giuria con la seguente motivazione: “per aver presentato con chiarezza e carisma un risultato scientifico molto recente e allo stesso tempo aver evidenziato il famoso ‘trial and error’, come una scoperta può arrivare anche attraverso un fallimento e un’ipotesi sbagliata”.

Al secondo e terzo posto si sono classificate Emine Tasan, dottoranda in medicina traslazionale presso l’Università della Calabria che ha parlato della sfida per bloccare il carcinoma mammario e Martina Coletta, dottoranda presso l’Università di Camerino, che ha fatto scoprire alla platea l’esistenza dei collemboli, coloratissimi artropodi “autori di miracoli” che vivono nella terra di tutti i giardini.

Il premio del pubblico è andato a Annarita De Maio, anche lei ricercatrice presso l’Università della Calabria, ha discusso del lavoro che c’è dietro al click del mouse quando organizziamo i nostri viaggi, soluzioni matematiche per avere percorsi veloci e algoritmi super efficienti.

Francesco Dattilo rappresenterà l’Italia nella finalissima di FameLab International che si svolgerà online il 29 novembre 2024.

L’evento è organizzato da Psiquadro in collaborazione con il Festival della Scienza di Genova, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche e Cheltenham Science Festival.

RAISE Knowledge Transfer Entrepreneurship Academy: un dialogo aperto tra la ricerca e il mercato

Il 28 ottobre Nicoletta Buratti, Professore Associato in Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università degli Studi di Genova, e Maria Carmela Basile, Responsabile dell’Unità Valorizzazione della Ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche, sono intervenute sul palco del RAISE Village con un talk dal titolo “RAISE KNOWLEDGE TRANSFER & ENTREPRENEURSHIP ACADEMY: un dialogo aperto tra la ricerca e il mercato”.

Durante il talk è stato illustrato il progetto Academy di RAISE, un’iniziativa formativa rivolta a tutti i ricercatori dell’Ecosistema, e a tutti i dottorandi interessati, anche fuori RAISE, che desiderano ampliare le proprie conoscenze sui temi del trasferimento tecnologico, della protezione e valorizzazione dei risultati della ricerca, dell’imprenditorialità in ambito deep-tech e della gestione dell’innovazione.

Il percorso formativo, progettato e sviluppato nell’ambito delle attività dello Spoke 5 di RAISE, è finalizzato a rafforzare le competenze per lo sviluppo di idee imprenditoriali e percorsi di trasferimento tecnologico, basati sui risultati della ricerca condotta negli Spoke verticali.

“Credo che sia molto importante parlare di formazione in un contesto come quello del RAISE Village, dentro al Festival della Scienza, perché la formazione è complementare a tutte le attività relative alla valorizzazione della ricerca e al trasferimento tecnologico, che sono oggetto specifico del programma RAISE. Gli economisti ci insegnano che gli investimenti in formazione contribuiscono ad aumentare l’impatto degli investimenti in innovazione: ciò implica che, se vogliamo che l’innovazione, uscendo dal mondo della ricerca, arrivi al mercato con successo, è necessario formare le competenze giuste per valorizzare, trasferire, fare impresa innovativa. Altrettanto importanti però sono le iniziative volte a sensibilizzare gli utenti potenziali dell’innovazione (siano essi imprese o individui) verso i vantaggi offerti dai nuovi prodotti e servizi. L’innovazione, infatti, genera risultati – dal punto di vista economico e sociale – nella misura in cui venga effettivamente interiorizzata tanto nei processi aziendali, quanto nelle abitudini di vita delle persone. Per questo motivo, oltre al progetto Academy che abbiamo presentato oggi, il Training Plan di RAISE prevede altri progetti formativi, orientati verso specifici target all’interno dell’ecosistema regionale, con l’obiettivo di contribuire a formare le competenze necessarie per trasferire, valorizzare, creare impresa e utilizzare l’innovazione” ha commentato Nicoletta Buratti Coordinatrice del RAISE Training Program.

Al Festival della Scienza il “futuro dell’innovazione”

L’edizione 2024 del Festival della Scienza – in programma a Genova fino al 3 novembre 2024 – ha rappresentato, anche quest’anno, un palcoscenico privilegiato per RAISE. Per il secondo anno consecutivo, infatti, i protagonisti e le protagoniste di RAISE hanno riunito istituzioni, stakeholders, studenti, comunità scientifica e il variegato pubblico del Festival nell’incontro “RAISE: verso il futuro dell’innovazione. Risultati e prospettive dell’ecosistema della Liguria”, organizzato nella splendida cornice del Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale venerdì 25 ottobre.

Un momento di confronto che giunge a due anni dall’avvio di RAISE, e che ha permesso di presentare linee di attività e risultati ottenuti sui molteplici fronti in cui il progetto è attivo: robotica, intelligenza artificiale, scienza al servizio delle città, della salute, dell’ambiente e dei porti: moderati dalla Programme Manager di RAISE Cristina Battaglia, si sono alternati sul palco numerosi relatori e relatrici.

In apertura la Presidente di RAISE Barbara Alemanni ha presentato alcuni “numeri” di RAISE, un progetto complessivamente finanziato con 110 milioni di euro che conta su 240 unità di personale, il 43% delle quali sono donne e il 18% stranieri. Personale che è quotidianamente al lavoro per sviluppare nuove tecnologie e soluzioni per migliorare la qualità dell’ambiente, della vita, dei servizi e delle infrastrutture, come testimoniano le 172 soluzioni tecnologiche sviluppate ad oggi – molte delle quali potranno presto avere un potenziale commerciale- cui si aggiungono i clinical trials in preparazione o già avviati. La Presidente ha, inoltre, ricordato i 5 bandi a cascata realizzati (per 24 milioni di euro stanziati, parte dei quali specificatamente rivolti alle regioni del Mezzogiorno), le azioni di outreach portate avanti nel 2024 e già in programma per il 2025 (tra cui la partecipazione Expo Osaka 2025) , e l’importante ruolo della formazione RAISE, con oltre 20 team di ricerca che hanno già preso parte al programma di formazione avanzata sul trasferimento tecnologico “Raise up”. “Ma il nostro domani consisterà nella capacità di vivere oltre il Pnrr”, ha affermato Alemanni in conclusione, ribadendo l’importanza di consolidare i risultati puntando a un rafforzamento del network RAISE, individuando strategie e priorità che permetteranno di andare oltre il termine del progetto.

L’evento è quindi proseguito con un innovativo format che ha visto alternarsi, in interventi della durata di pochi minuti, i capi Spoke di RAISE affiancati da un partner privato e da dai giovani ricercatori e ricercatrici coinvolti.

Per lo Spoke 1 “Tecnologie urbane per un coinvolgimento inclusivo” la coordinatrice Michela Spagnuolo (Cnr-Icmate) aveva al fianco Luca Lagormarsino (Circle Garage) e Linda Lastrico (Ricercatrice RAISE – IIT): hanno illustrato servizi a valore aggiunto per la cittadinanza basati sull’AI testati nell’area dell’Ospedale San Martino di Genova, che semplicemente grazie a uno smartphone potranno facilitare la comunicazione tra la struttura sanitaria e i pazienti su molteplici fronti: ad esempio mettere a disposizione del personale medico informazioni in tempo reale sullo stato di salute dei pazienti, così come rendere disponibili mappe interattive e informazioni utili a chi deve accedere alle strutture, soprattutto se persone disabili / fragili. Obiettivo ultimo è andare verso un’evoluzione del concetto stesso di smart city, come ha ribadito Luca Lagormarsino, tra i fondatori della società spin off di IIT Circle Garage che si pone l’ambizioso obiettivo di creare una “urban data platform” all’interno della quale raccogliere e far interagire dati ad ampio raggio a favore della cittadinanza.

Lorenzo De Michieli (IIT), coordinatore dello Spoke 2 “Assistenza sanitaria personale e remota” ha invitato sul palco il responsabile ricerca e sviluppo di Esaote, Paolo Pellegretti, e Camilla Pierella (Ricercatrice RAISE – UniGe): a loro il compito di illustrare come RAISE permetterà di avere ospedali sempre più digitalizzati e connessi tra loro, e in ultima analisi più efficienti. Proprio la digitalizzazione, infatti, rende possibile l’accesso a macchine diagnostiche a tecnici esterni così velocizzando il processo di esecuzione degli esami e di riscontro. Inoltre, come spiegato da Pierella, le tecnologie che si stanno mettendo a punto adesso sono quelle che permetteranno, in pochi anni, di raggiungere l’obiettivo di una sanità più inclusiva: pensiamo alla possibilità, ad esempio, di utilizzare sensori quali “segnali di controllo” per tenere traccia di diversi parametri di pazienti, monitorarne le cure, facilitare l’interazione tra pazienti e terapisti, anche a distanza.

Con lo Spoke 3 “Protezione e cura dell’ambiente”, si è affrontato il tema di come la robotica potrà migliorare la nostra gestione dell’ambiente: il coordinatore Marco Faimali (Cnr-Ias), con l’amministratore delegato di MYW.AI Fabrizio Cardinali e Marco Macchia (Ricercatore RAISE – UniGe) hanno portato esempi di “ecorobotica” per monitoraggi terrestri, marini, aerei, così come di infrastrutture e beni artistici, tutti temi trattati negli 11 sottoprogetti attualmente attivi nello Spoke. Va in questa direzione anche il progetto “NEPTUNE” (Neural Rendering & Edge AI Platform for 4d synthetic Twins generation during Underwater Navigation & Exploration) della società ligure MYW.AI, che utilizza l’intelligenza artificiale per effettuare una mappatura virtuale del territorio sottomarino comprensiva di dati biologici, morfologici e di biodiversità: una delle aree di testing è l’Area Marina Protetta del Parco di Portofino, in Liguria. Ma il monitoraggio può essere esteso anche ad aree di potenziale rischio, come ha illustrato Marco Macchia presentando la piattaforma “U Space Link”, all’interno della quale è stato realizzato un modello digitale della zona in cui si trova la raffineria Iplom (Busalla, Genova) per monitorare qualità dell’aria e fattori di potenziale rischio per i cittadini che risiedono nell’area.

I porti del futuro, oggetto dello Spoke 4 “Porti intelligenti e sostenibili” ha visto coinvolti il coordinatore Davide Giglio (UniGe) assieme a Massimo Massa (AITEK) e Laura Della Giovanna (Ricercatrice RAISE – UniGe). In questo caso gli esempi presentati hanno spaziato da “robot sociali” in grado di accogliere e orientare cittadini e visitatori, ad esempio nelle marine turistiche, a soluzioni innovative per la logistica e per migliorare l’impatto del porto sulle città. Viene da AITEK, ad esempio, un progetto che sfrutta l’intelligenza artificiale per rilevare in maniera più veloce ed efficiente la presenza di materiali pericolosi nei container, così come di rilevare eventuali danni sui container stessi, così riducendo la necessità di manodopera umana per questo tipo di operazioni. Ma lo Spoke riguarda anche aree turistiche quali le piccole marine: Laura Della Giovanna, ad esempio, ha illustrato il progetto PREC (Port Renewable Energy Community) che mira ad aumentare la sostenibilità di porti e marine creando comunità energetiche che utilizzano fonti energetiche rinnovabili.

Ha concluso la sessione Andrea Pagnin (IIT) coordinatore dello Spoke 5 “Trasferimento di conoscenza e tecnologia” coadiuvato da Nicoletta Buratti (UniGe) e Miriam Molinari (Project Manager RAISE – IIT): il loro intervento era focalizzato sulla cultura dell’innovazione quale mezzo per favorire l’obiettivo di “portare al di fuori del progetto” le tante tecnologie sviluppate. Va in questo senso il progetto di mentoring “Raise up2, che conta già due edizioni al suo attivo, e che ha permesso di offrire una formazione avanzata e qualificata a team selezionati su temi che spaziano dalla tutela della proprietà intellettuale alla stesura di un business plan di successo, al supporto allo sviluppo di tecnologie e al migliore posizionamento sul “mercato dell’innovazione”. Il programma, ha affemato Buratti, è fortemente incentrato sulla figura del ricercatore, offrendo gli strumenti più efficaci per favorire l’attività di valorizzazione dei risultati e trasferimento di know how, ma il programma comprende anche altri target, tra cui dottorandi, studenti delle scuole superiori, docenti, e personale della PA.

La seconda parte della giornata ha messo, invece, a confronto un panel di elevato profilo: Nicoletta Amodio del Consiglio di amministrazione del Cnr, il Rettore dell’Università di Genova Federico Delfino e il Direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia Giorgio Metta. Moderati dal giornalista del Secolo XIX Francesco Margiocco, hanno dialogato ad ampio raggio sulla situazione della ricerca nel nostro Paese e, in particolare, sul “futuro” dell’ecosistema RAISE. La necessità di aumentare gli investimenti nazionali in ricerca è stata unanimemente ribadita: il Rettore Delfino, commentando i progressivi tagli al fondo di finanziamento ordinario delle Università, ha proposto la creazione di piattaforme nazionali nelle quali capitalizzare e valorizzare gli investimenti: l’avvio di grandi collaborazioni e partnership, così come programmi di TT che permettano di aumentare le entrate da parte dei privati, potrebbero, infatti, “bilanciare” la situazione attuale e favorire una maggiore competitività del nostro Paese.
A questo proposito, Amodio ha ricordato come negli ultimi 10 anni gli investimenti in ricerca da parte di soggetti privati siano raddoppiati, e come il Pnrr – con la sua forte interazione pubblico-privato, e la capacità di mettere insieme trasversalmente ricercatori e ricercatrici su temi diversi- sia un modello virtuoso da mantenere: “Il Pnrr ha immesso molte risorse nel sistema, ma soprattutto ha favorito un cambio di paradigma, un modo di lavorare in sinergia che potrebbe rappresentare un nuovo modello italiano”, ha affermato.
Il Direttore scientifico dell’IIT Giorgio Metta ha ricordato come in Italia la ricerca sia finanziata prevalentemente con fondi pubblici, mentre in altri Paesi – uno per tutti gli USA- il rapporto è invertito: attirare capitali dal mondo privato pone anche un discorso importante relativo al rischio, sul quale in Italia c’è ancora scarsa sensibilità. Ha poi ribadito come la sfida di RAISE consisterà, in futuro, nello sviluppo delle varie applicazioni e tecnologie progettate: “Il progetto finora ha messo insieme le menti più brillanti nella progettazione di un futuro basato su robotica e AI, ma poi entra in gioco tutto ciò che è relativo alla progettazione meccanica, di hardware e software: sapremo sopravvivere al Pnrr quanto più saremo in grado di diventare protagonisti dello sviluppo applicativo dei risultati RAISE”.

RAISE al Festival delle Regioni e delle Province autonome

RAISE ha partecipato alla terza edizione de “L’Italia delle Regioni – Festival delle Regioni e delle Province autonome” che si è svolta a Bari dal 19 al 22 ottobre dedicato al tema “La Regione del futuro tra digitale e green: quali competenze?”

Il Festival ha visto dibattiti istituzionali, esibizioni, dimostrazioni e degustazioni e laboratori di intelligenza artificiale, con la partecipazione di tutte le Regioni italiane.

Michela Mortara e Tommaso Sorgente di CNR-IMATI hanno rappresentato il progetto RAISE raccontandone motivazioni, obiettivi e attori coinvolti, e dando una presentazione generale dei cinque Spoke, dei bandi a cascata e del Training Plan entrando poi nel dettaglio dei due Spoke in cui il loro istituto di provenienza è maggiormente coinvolto, cioè Spoke 1 e Spoke 3.

“Per Spoke 3 – commentano Michela Mortara e Tommaso Sorgente – abbiamo presentato i concetti di Ecorobotica marina, aerea, terrestre, energetica e dei cittadini, facendo una panoramica dei prodotti dello Spoke. E’ stato anche introdotto il progetto Interreg-Maritime MATRAC-ACP di CNR-IMATI e la sua naturale evoluzione nel Prodotto 1.8 – Monitoraggio Adattivo di Spoke 3. Per Spoke 1 invece abbiamo spiegato i concetti di Smart City e Digital Twin Urbano, presentando il lavoro fatto finora attraverso i Living Labs e i dimostratori Mobilità e Educazione. Quindi abbiamo raccontato la collaborazione con con l’Ospedale San Martino di Genova nell’ambito di Spoke1 e anche altri progetti del nostro istituto collegati a questo Spoke, come la Casa delle Tecnologie Emergenti di Matera, il progetto Urban Intelligence Science Hub di Catania”.

“Ho apprezzato la curiosità e l’interesse dei partecipanti di ogni età verso le nuove tecnologie – aggiunge Michela Mortara – l’entusiasmo per le proposte del progetto e l’aspettativa su come gli strumenti sviluppati in RAISE potranno migliorare la loro qualità della vita. E’ un grande stimolo a dare il meglio nel nostro lavoro”.

Inoltre al festival è intervenuta anche Antonia Abbasciano dell’Università di Bari che ha illustrato il progetto PMG: Puglia Mobility Game, finanziato dai bandi a cascata di Spoke 1.

RAISE alla finale nazionale di FameLab al Teatro della Tosse di Genova

La finale nazionale di FameLab 2024 si svolgerà domencia 27 ottobre alle ore 20.30 a Genova presso il Teatro della Tosse.

Ventiquattro ricercatrici e ricercatori, dopo aver superato una selezione in dodici città italiane, si sfideranno nella finale di FameLab Italia, il primo talent internazionale dedicato alla comunicazione della ricerca. Avranno a disposizione solo 3 minuti per presentare un contenuto scientifico per conquistare il pubblico e una giuria di esperti.Il vincitore della serata parteciperà alla finale internazionale del 24 novembre. FameLab è ideato da Cheltenham Festivals e coordinato dal 2012 in Italia dall’impresa sociale Psiquadro. 

Tra i finalisti anche un ricercatore dello Spoke 3 di RAISE, Marco Fortunato di CNR-ICMATE che ci lascia il suo commento a pochi giorni dalla finale: “Era da parecchio tempo che volevo rimettermi in gioco e tornare sul palco visto che ho fatto teatro per diversi anni e FameLab è stata l’occasione perfetta. L’esperienza è stata stupenda e la Masterclass conquistata veramente utile e divertente, purtroppo non potrò portare le tematiche della mia ricerca perchè le ho già usate per le selezioni regionali ma cercherò comunque di parlare di chimica dei materiali”.

Il vincitore nazionale della finale fameLab di Genova, parteciperà alla finale internazionale del Festival che si svolgerà il 24 novembre 2024.

L’evento è organizzato da Psiquadro in collaborazione con il Festival della Scienza di Genova, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche e Cheltenham Science Festival.
Ingresso libero, prenotazione non obbligatoria ma consigliata a questo link.

 

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Autore: Servizio E-learning – Università di Genova
Crediti: Servizio E-learning – Università di Genova

RAISE: verso il futuro dell’innovazione. La conferenza di RAISE al Festival della Scienza

Venerdì 25 ottobre alle ore 16.45 presso la sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale a Genova si svolgerà la conferenza dal titolo “RAISE: verso il futuro dell’innovazione. Risultati e prospettive dell’ecosistema della Liguria”.

RAISE torna al Festival della Scienza per raccontare l’evoluzione dei suoi progetti e di come le ipotesi e le idee si stanno trasformando in innovazione e tecnologia al servizio delle città, della salute, dell’ambiente e dei porti.

Barbara Alemanni, Presidente di RAISE, sarà la prima a salire sul palco per presentare RAISE e i risultati ottenuti durante l’ultimo anno.

In seguito Cristina Battaglia, Programme manager di RAISE insieme ai coordinatori dei 5 Spoke, Michela Spagnuolo, Lorenzo De Michieli, Marco Faimali, Davide Giglio e Andrea Pagnin, introdurranno le ricercatrici e ricercatori di RAISE che racconteranno al pubblico i risultati fino ad ora ottenuti facendo il punto sull’avanzamento dei progetti di robotica e dell’intelligenza artificiale e sul loro trasferimento tecnologico.

Nella seconda parte della conferenza si guarderà al futuro dell’ecosistema RAISE: Nicoletta Amodio, Componente del Consiglio di Amministrazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Federico Delfino, Rettore Università di Genova e Giorgio Metta, Direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia, dialogheranno sulle prospettive per il futuro, per sfruttare la conoscenza e le tecnologie sviluppate come volano di innovazione per il nostro territorio da prendere come modello a livello nazionale.

In conclusione, Marco Faimali presenterà il RAISE Village, dove ogni giorno sarà possibile partecipare a dimostrazioni, assistere a talk e tavole rotonde e conoscere da vicino le persone protagoniste di RAISE e le tecnologie innovative sviluppate e l’evento RAISE the FUTURE un progetto ospite di ROMA FOTOGRAFIA – FUTURE dove insieme all’intelligenza artificiale sono state create delle immagini per descrivere i progetti dell’Ecosistema dell’innovazione e le sue diverse aree di interesse.

Infine Andrea Pagnin darà a tutti l’appuntamento per la prossima edizione di Robot Valley ad Aprile 2025.

A questo link il programma completo della conferenza.

RAISE all’Interregional Learning Event del progetto UnicornQuest

Questa mattina, presso la Sala Rappresentanza Liguri nel Mondo di Regione Liguria, si è tenuto l’Interregional Learning Event del progetto UnicornQuest, a cui partecipa Regione Liguria e che è finanziato nell’ambito del programma europeo INTERREG, con l’obiettivo di trovare soluzioni adatte ad arrestare «la fuga» di start-up verso il mercato estero, al di fuori dell’Unione Europea.

All’incontro ha partecipato Cristina Battaglia, programme manager RAISE, che ha presentato l’ecosistema dell’innovazione, in qualità di stakeholder del territorio ligure.

L’Interregional Learning Event è stata un’occasione di incontro e networking con gli 11 partner europei del progetto impegnati, attraverso le azioni di UnicornQuest a rafforzare gli ecosistemi dell’innovazione e creare “Forrest valleys” locali, spazi fertili per la sperimentazione e l’innovazione.

Ecosistema RAISE - Interregional Learning Event - Progetto UnicornQuest - Regione Liguria

Si rafforza la collaborazione con Regione Liguria ed il ruolo di RAISE sul territorio e si creano nuove opportunità di collaborazione internazionale.

Grazie a Regione Liguria e a Filse per l’organizzazione dell’evento e per la possibilità di presentare RAISE ai partner di UnicorQuest.

La mostra digitale RAISE The Future: co-creazione di immagini con l’intelligenza artificiale

La seconda edizione di Roma Fotografia – Future ha avuto ufficialmente inizio venerdì 27 settembre alle ore 16:00 presso la sala conferenze di Palazzo Massimo a Roma con una presentazione aperta al pubblico e alla stampa.
Maria Cristina Valeri, presidente di Roma Fotografia, ha sottolineato l’evoluzione del progetto rispetto alla prima edizione, grazie anche all’accordo con RAISE.
Sabato 28 settembre ha segnato l’accensione delle finestre sul futuro, ovvero di sei schermi led panel collocati in 6 dei più prestigiosi musei di Roma:
– Museo Nazionale Roman-Palazzo Massimo
– Castel Sant’Angelo
– MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo
– GNAM – Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
– Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini
– Palazzo Merulana

Sempre dal 28 settembre é iniziata la promozione di Roma Fotografia – Future in tutti i led istituzionali dei settori arrivi T1 e T3 degli Aeroporti di Roma, partner anche in questa seconda edizione.

Si tratta di nuovo modello di comunicazione, che punta a diffondere in modo capillare e visivo l’impegno di istituzioni, università, enti di ricerca e aziende verso il raggiungimento degli Obiettivi deII’Agenda 2030 mediante il linguaggio universale della fotografia.

In particolare, le immagini della mostra digitale RAISE The Future, all’interno di Roma Fotografia Future, sono state co-create dal CNR e dal Team Comunicazione dello Spoke 5 di RAISE con l’intelligenza artificiale. Le immagini vogliono presentare la visione di RAISE sul futuro, con AI e Robotica a supporto dell’essere umano e del territorio, mostrando le attività di ricerca e trasferimento tecnologico in corso in un modo innovativo.

Particolare rilievo nella presentazione di venerdì infine è stato all’evento organizzato da RAISE e Roma Fotografia, che si terrà dal 15 al 17 novembre al MAXXI, in cui verranno proposti, in questo importante luogo della cultura e dell’arte contemporanea, una parte dei contenuti del RAISE Village 2024 realizzato per il Festival della Scienza di Genova.

Scopri di più sulla mostra digitale, sulla sua programmazione delle “finestre sul futuro” di RAISE The Future e i contenuti dal catalogo online.

RAISE alla European Conference on Computer Vision con i ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia

Dal 29 settembre al 4 di ottobre, presso il centro congressi Allianz MiCo di Milano, i team dei ricercatori Ferdinando Cannella, Chiara Bartolozzi, Alessio Del Bue, Alessandra Sciutti, Arash Ajoudani, Daniele Pucci, Lorenzo Natale, Marco Maggiali dell’Istituto Italiano di Tecnologia parteciperanno alla European Conference on Computer Vision (ECCV).

Le varie unità di ricerca porteranno in esposizione alcune delle loro tecnologie basate su robotica, intelligenza artificiale e computer vision sviluppate all’interno degli Spoke 1, 2 e 4 di RAISE.

Il team di Cannella presenterà una linea di ricerca all’avanguardia dedicata a rivoluzionare i processi di ispezione in diversi settori industriali identificando potenziali rischi, anomalie e aree che necessitano di manutenzione o restauro.

Il team di Del Bue presenterà un video relativo all’attività congiunta di PAVIS, REHAB e FISM (Fondazione Italiana Sclerosi Multipla) nell’ambito del progetto AI-MOKA in cui modelli di intelligenza artificiale, grazie all’ausilio di occhiali traccianti, sono in grado di identificare la posizione degli oggetti osservati.

Bartolozzi e colleghi presenteranno un dimostratore interattivo di un sistema HPE (Human Pose Estimation) 2D basato su telecamere event-driven per la comprensione accurata della posizione, della postura e dei movimenti umani.

Il team di Sciutti presenterà il robot iCubHead, dotato di un’architettura cognitiva per l’apprendimento autonomo che consente un’interazione uomo-robot coinvolgente in un ambiente non strutturato.

Ajoudani e colleghi presenteranno tecnologie per tracciare in tempo reale attraverso telecamere i movimenti e la postura delle persone in uno spazio tridimensionale.

Infine Pucci, Natale e Maggiali porteranno in esposizione due robot, ergoClub e R1: il primo, teleguidato e dotato di intelligenza artificiale integrata ed è in grado di monitorare i movimenti dei lavoratori e di analizzare i dati relativi allo stress fisico; R1 è invece progettato per interagire con gli esseri umani, apprendendo direttamente dall’ambiente e adattando i suoi movimenti e comportamenti in base alle situazioni.

La European Conference on Computer Vision (ECCV) è una delle principali conferenze biennale di ricerca nei campi della Visione Computazionale e del Machine Learning, gestita dalla European Computer Vision Association (ECVA). Si tiene negli anni pari e riunisce le comunità scientifiche e industriali di questi settori. Il primo evento si è tenuto nel 1990 ad Antibes, in Francia, e successivamente è stato organizzato in tutta Europa.

Il programma della European Conference on Computer Vision (ECCV) è consultabile sul sito della conferenza.

RAISE al Festival della Comunicazione di Camogli: la sessione dedicata a Spoke 1, 2 e 5

RAISE ha partecipato al Festival della Comunicazione di Camogli con 21 persone, 5 talk, nelle giornate del 13 e 14 settembre. Dopo un primo ricco pomeriggio alla Terrazza di Miramare, con i talk di Spoke 3 e 4, le presentazioni dei ricercatori e ricercatrici di RAISE sono proseguite nella giornata del 14 Settembre.

Nel talk di Spoke 1, dal titolo “Inclusione attraverso la tecnologie urbane: le proposte dal progetto RAISE”, la professoressa Paola Renata Dameri, Pro-Rettore per l’Internazionalizzazione e la Smart City presso l’Università di Genova ha illustrato come il progetto RAISE contribuirà a migliorare la vita dei delle persone nel contesto urbano, con servizi innovativi personalizzati e progettati sulla base delle esigenze concrete dei cittadini, soprattutto dei più fragili. Grazie infatti ai dati raccolti sul cittadino e sulla città, usando anche appositi sensori e una piattaforma dedicata di data management, ogni persona potrà usufruire di nuovi servizi digitali. A seguire, la ricercatrice Monica Bruzzone (UniGE) ha ripreso il tema del festival, ovvero la speranza, per sottolineare che lo Spoke 1 di RAISE ha l’obiettivo di migliorare la vita dei cittadini, utilizzando la “memoria dei dati di una città”. Citando Umberto Eco sulla “memoria” nei libri, la ricercatrice ha parlato della “memoria” condensata nei dati: quelli sui vari strati e stati della città, insieme ai dati del cittadino, saranno valorizzati per realizzare nuove soluzioni. 

Nella successiva presentazione, Antonio Novellino (ETT) ha descritto alcuni esempi concreti di servizi digitali innovativi per i cittadini della città smart ed inclusiva, come nuovi percorsi personalizzati tra i musei accessibili presenti sul territorio, attraverso anche la digitalizzazione di tali luoghi della cultura.

Il pomeriggio dedicato a RAISE è proseguito con il talk dello Spoke 2, “Robotica e AI per la salute: le nuove tecnologie dal progetto RAISE”, moderato dal coordinatore Lorenzo De Michieli (IIT).  

Matteo Laffranchi (IIT) ha introdotto il concetto di “ambiente intelligente” in cui, grazie alla tecnologia, avviene un monitoraggio del paziente, di come la sua condizione sta evolvendo, rilevando parametri fondamentali e utili per la diagnosi, nel contesto dell’ospedale, ma anche nel contesto domestico e durante lo svolgimento di attività quotidiane. 

Michela Chiappalone (UniGe) ha poi spiegato al pubblico cosa è un “digital twin”, partendo dal cinema, ovvero da un esempio tratto da un noto passaggio di un film, per illustrare come una copia virtuale di un sistema fisico può essere utilizzato per ricostruire i processi del sistema originario e per risolvere uno specifico problema. Nel progetto RAISE, quindi, i modelli tridimensionali digitali del paziente e dei suoi organi sono realizzati per intervenire con una terapia personalizzata.

Il successivo intervento invece è stato incentrato sull’uso dei robot nella riabilitazione. Il prof. Vittorio Sanguineti (UniGe) ha parlato di riabilitazione 4.0, dove i robot sono di supporto per re-insegnare alla persone come camminare. In tale ambito sanitario, si cerca di re-insegnare alle persone i movimenti: più una persona può ricevere un trattamento, più c’è recupero. Questo però non è sostenibile, per trattare molte persone allo stesso tempo; quindi, l’impiego dei robot  è una soluzione innovativa per garantire una cura a più persone in modo efficace. Questi agenti sono in grado di stabilire delle simbiosi ed essere collaborativi con l’essere umano, fornendo assistenza e conversando con il paziente.

Infine, Martina Piccini (CNR-IMATI) ha presentato il tema della diagnostica avanzata.  La ricercatrice ha messo in evidenza come l’intelligenza artificiale ha il potenziale di rivoluzionare la diagnostica, il trattamento e le cure mediche attraverso tecnologie avanzate di gestione e interpretazione dei dati biomedicali. Tra le varie possibili applicazioni della IA presentate, vi è il supporto del personale medico, nel riconoscimento automatico delle patologie per una diagnosi precoce e più accurata: algoritmi avanzati sono in grado di analizzare immagini mediche (es, risonanze magnetiche, TAC, ecografie) per identificare automaticamente anomalie morfologiche e patologie.

Il pomeriggio di RAISE si è concluso con una presentazione su “L’evento Robot Valley Genova, tra arte, scienze e tecnologia. Prima analisi quantitativa e qualitativa dell’esperienza dei visitatori”,  per lo Spoke 5 e focalizzata sulla comunicazione, divulgazione e public engagement. In particolare, le tre relatrici, Grazia Biorci (CNR-IRCrES), Patrizia Schettino (CNR-IAS), Ilaria Schizzi (CNR-SCITEC), hanno presentato i risultati di una ricerca sull’esperienza dei visitatori alla prima edizione di Robot Valley Genova. Tale evento, ideato dal coordinatore dello Spoke 5, Andrea Pagnin (IIT), è stato introdotto da Adriana Ferrari (ETT), responsabile per la comunicazione di Robot Valley 2024, che ha messo in evidenza l’aspetto innovativo dell’evento presso Villa Bombrini, a Cornigliano, tra arte, scienza e tecnologia.

Come è emerso chiaramente dai risultati della valutazione dell’esperienza dei visitatori, l’evento è stato di successo. La ricerca, con una parte quantitativa e una qualitativa, ha consentito di ascoltare e coinvolgere il pubblico. Come ha evidenziato Ilaria Schizzi (CNR-SCITEC), la maggior parte dei visitatori hanno dichiarato di voler consigliare tale evento ad amici e parenti e hanno aggiunto di voler sapere di più, grazie a tale esperienza, di robotica e IA nel prossimo futuro. Dall’analisi linguistica, riassunta da Grazia Biorci (CNR-ICrES) sono emerse parole molto positive e piene di speranza per il futuro, come “bellezza”, “stupore”, “felicità”, nella fascia dei partecipanti più giovani, ma anche parole che mostrano un grande “interesse”, “curiosità”, “entusiasmo” da parte del pubblico più adulto, sia uomini che donne (da 35 fino agli 88 anni), oltre ogni stereotipo di età e genere. Infine, Patrizia Schettino (CNR-IAS) ha mostrato cosa e come i visitatori hanno imparato da questa esperienza, applicando i GLO (Generic Learning Outcomes), un metodo della School of Museum Studies di Leicester (UK), e ha sintetizzato le “personas”, ovvero i vari profili dei visitatori emersi dall’analisi dei dati.

Due pomeriggi quindi molto densi e ricchi di risultati, che i ricercatori e ricercatrici di RAISE hanno saputo presentare in modo efficace ad un pubblico attento e curioso. 

Autore video: Emilio Suraci (CNR)
Credits: RAISE

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