Chi promuove il futuro dell’industria in Liguria?

L’incontro ha fornito un quadro di insieme dei promotori e delle opportunità che stanno costruendo il futuro dell’industria del territorio ligure con finanziamenti rivolti alle aziende che stanno sviluppando progetti innovativi in collaborazione con le imprese.

Cristina Battaglia, programme manager di RAISE, dopo una breve presentazione del progetto – dalle 4 verticali applicative, all’accelerazione e trasferimento tecnologico e alla formazione – si è soffermata sui risultati dei bandi a cascata che amplieranno le competenze e le tecnologie sviluppate dall’ecosistema.

Ecosistema RAISE - Smart Transition - BIC Genova

“I progetti scelti, già avviati, sono sfide tecnologiche fortemente connesse all’attività di RAISE. Con un contributo di circa 14 milioni di euro, sono stati finanziati 39 nuovi progetti che coinvolgono altre 90 imprese, prevalentemente liguri in collaborazione con aziende del mezzogiorno”. Ha inoltre aggiunto “Il futuro dell’industria ligure passa certamente attraverso la capacità di attrarre competenze ed investimenti. Le attività dell’ecosistema RAISE devono saper creare sinergie stabili ed un contesto favorevole affinchè la Liguria, in settori strategici come la robotica e l’intelligenza artificiale, abbia tutte le caratteristiche per essere competitiva. Serve, ovviamente una forte collaborazione tra gli attori del territorio impegnati nel sostenere l’innovazione e la creazione di valore dai risultati della ricerca.”

La robotica, l’arte, le persone e l’ambiente nelle opere poetiche di Massimo Sirelli

La prima edizione di Robot Valley Genova 2024 si aperta e si è chiusa con l’arte: dall’8 aprile, sono apparsi nel centro di Genova, Piazza de Ferrari, più precisamente in Largo Pertini, due gemelli robot, che l’artista Massimo Sirelli ha realizzato in un giorno, usando circa 1000 cassette di plastica e altri oggetti di uso quotidiano, con la collaborazione di un’assistente e una decina di studenti e studentesse dell’Accademia Ligustica di Belle Arti.
L’artista ha commentato che si è creata da subito una intesa magica con il gruppo di giovani e questi a loro volta hanno espresso grande soddisfazione dall’aver potuto conoscere Sirelli e contribuire alla realizzazione delle due sculture. Immediata è stata anche la partecipazione dei cittadini, come una nonna, che è arrivata con due bambini, uno dei quali indossava una maglietta con un robot. Entrambi avevano chiesto alla nonna di poter fare delle foto con le due sculture e li hanno anche battezzati, con i nomi di “Mirtilla” e “Oreste”.

Nei giorni successivi, fino al 22 aprile, sono state numerose le persone che si sono fermate per fare una foto con i robot, soprattutto famiglie con bambini. Un’installazione quindi partecipativa, sia nella realizzazione, coinvolgendo il gruppo di studenti e studentesse dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, sia nella fruizione successiva, da parte dei cittadini. I due robot, collocati nel cuore della città, sono stati anche un primo segno materiale nel contesto urbano dell’evento Robot Valley Genova ed un invito appunto a visitare la mostra, le demo robotiche, i laboratori e il convegno del 19 a 20 nel quartiere di Cornigliano.

Ecosistema RAISE - Robot Valley Genova - Massimo Sirelli
Massimo Sirelli, con l’assistente e alcune studentesse, mentre realizzano la testa di uno dei robot

A Villa Bombrini, l’artista Sirelli, nella mostra curata da Maurizio Gregorini, direttore artistico di Robot Valley Genova, ha esposto 20 delle sue opere più significative, tutte realizzate con materiali di recupero e oggetti della vita di tutti i giorni. Vecchi telefoni, lattine di tonno, confezioni per dolci, teiere, maniglie, sono solo alcuni esempi di questi oggetti, riconoscibili, ma re-interpretati, assemblati in modo creativo e trasformati in robot, come simpatici protagonisti di film di fantascienza, video giochi, fumetti, cartoni animati degli anni 80, che sono stati d’ispirazione per Sirelli. In uno stile tutto suo, tra graffitismo, pop art, ready-made, dada, surrealismo, Sirelli, a Villa Bombrini, diverte, emoziona e stupisce sia bambini che adulti, con i suoi robot romantici, stimolando anche una riflessione sulle tematiche ambientali.
L’ecologia, il riciclo, il rispetto per l’ambiente, infatti, sono al centro della poetica artistica di Sirelli, che appunto combina queste tematiche con l’amore e la fascinazione per la tecnologia. Nascono in questo modo le sue sculture, che sono appunti dei robot “empatici”, amici dell’essere umano.

Ecosistema RAISE - Robot Valley Genova - Massimo Sirelli
Il robot Florinda, mostra RomanticiRobot, al primo piano di Villa Bombrini
Ecosistema RAISE - Robot Valley Genova - Massimo Sirelli
Il robot Zia Elsa, mostra RomanticiRobot, al piano terra di Villa Bombrini

I visitatori di Robot Valley Genova hanno potuto quindi vivere una esperienza ricca, tra arte, scienza e tecnologia, grazie alla co-presenza, nel bellissimo contesto storico di Villa Bombardini, sia di robot come opere d’arte, nella sala che ha ospitato la mostra di Sirelli, che di robot come strumenti tecnologici, al centro di progetti innovativi di ricerca, nelle sale dedicate alle demo e ai laboratori. I visitatori, dai 5 agli 88 anni, hanno apprezzato e commentato in modo molto positivo questo tipo di esperienza: la maggior parte di essi raccomanderebbe ad un amico di visitare Robot Valley Genova.
Una signora di 66 anni ha così espresso in modo molto efficace la sua soddisfazione, sulla mostra, l’istallazione e il resto dell’evento:

Emozioni: è stato bello vedere robot che si muovono come cagnolini, la mano, il tentacolo, i robot umanoidi che seguono i nostri movimenti. Tenerezza: l’installazione in Piazza de Ferrari con oggetti semplici ci ha presentato due graziose immagini di robot. Gentilezza, pazienza e competenza delle animatrici dei laboratori e dei dimostratori dei robot.

Ecosistema RAISE - Robot Valley Genova - Massimo Sirelli
L’artista Massimo Sirelli con il curatore Maurizio Gregorini, durante l’inaugurazione della mostra

Un connubio di successo quindi, quello tra arte, scienza e tecnologia, grazie anche alla presenza di un artista di talento come Sirelli e dei giovani studenti e studentesse dell’accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, da ripetere ed ampliare nel 2025, come annunciato da Maurizio Gregorini nel talk finale dell’evento.

Ecosistema RAISE - Robot Valley Genova - Massimo Sirelli
Incontro tra arte e tecnologia, nel dialogo tra un robot della mostra di Sirelli e un robot delle demo robotiche di UNIGE

Video e Foto 1 (frame da video): autore Emilio Suraci (CNR), crediti RAISE
Foto 2, 4, 5 e foto di copertina: autore Roberto Bordieri, crediti: Roberto Bordieri, CC BY ND (creative commons)
Foto 3: Alessandro Benedetti (CNR), crediti RAISE
Nella foto di copertina, il robot To Tonno, di Massimo Sirelli, nella mostra RomanticiRobot, Villa Bombrini, 19-26 aprile 2024

La scienza del comunicare, per comunicare la scienza

Mercoledì 8 maggio Cristina Battaglia, Programme Manager di RAISE e Marco Faimali, Direttore dell’Istituto per lo studio degli Impatti Antropici e Sostenibilità in Ambiente Marino del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IAS) e coordinatore dello Spoke 3 sono intervenuti al panel “La scienza del comunicare, per comunicare la scienza”, nel corso del Festival del Giornalismo Digitale “Glocal – Comunicazioni” organizzato al Centro Congressi dell’Acquario di Genova da ANSO (Associazione Nazionale Stampa Online), in collaborazione con Costa Edutainment e PressComm Tech.

Ecosistema RAISE - Glocal Comunicazioni Genova - La scienza del comunicare, per comunicare la scienza

L’incontro, dedicato alla comunicazione della scienza, ha sottolineato quanto sia fondamentale nel lavoro di un ricercatore poter utilizzare tutti i canali di comunicazione per raggiungere utenti diversi per età, abitudini e interessi, nell’intento di dare una chiara evidenza dell’impatto che hanno le ricerche a livello culturale e sociale.

“Comunicare non è una facoltà, è un obbligo. Abbiamo lavorato sin da subito allo sviluppo di attività ed iniziative per la comunicazione dei risultati del progetto e per la divulgazione scientifica rivolta al grande pubblico. La comunicazione è uno strumento fondamentale per rafforzare l’impatto socio economico del progetto e per diffondere e rendere disponibili i risultati e le tecnologie di RAISE ” ha spiegato Cristina Battaglia, Programme Manager RAISE, aggiungendo “E’ in corso una rivoluzione tecnologica che riguarda e coinvolge tutti i cittadini: dobbiamo essere rigorosi nella comunicazione ma saper essere al contempo il più possibile pervasivi”.

Il mondo accademico e della ricerca ha una terza missione, oltre alla ricerca scientifico/tecnologica e la formazione, con il preciso mandato di diffondere cultura, conoscenze e trasferire i risultati della ricerca contribuendo alla crescita sociale e all’indirizzo culturale del territorio.

“Grazie al progetto RAISE, ed in generale grazie ai progetti PNRR, abbiamo finalmente la possibilità di realizzare campagne di comunicazione scientifica adeguate e sviluppare nuovi linguaggi per farlo, basati su una nuova contaminazione narrativa tra scienza e le diverse discipline artistiche (arte, arti grafiche, musica, teatro) che consentono di aumentare lo spettro di offerta comunicativa nei confronti dei diversi target di riferimento che, non si aspettano solo di essere informati, ma desiderano un reale coinvolgimento che consenta di comprendere e vivere le attività di ricerca” ha sottolineato Marco Faimali, Spoke leader di RAISE ed esperto di comunicazione scientifica, aggiungendo che “un esempio di questo modo non convenzionale di comunicare la scienza è stato il successo di Robot Valley Genova, un evento di RAISE appena realizzato, che grazie alla sinergia tra Arti visive e Robotica ha attratto, in soli due giorni, oltre 4000 visitatori a Villa Bombrini”che hanno partecipato attivamente ai talk scientifici, alla mostra artistica, ai laboratori didattici e alle demo robotiche.

La registrazione del panel “La scienza del comunicare, per comunicare la scienza” è disponibile a questo link.

Le demo robotiche a Robot Valley Genova incuriosiscono 1400 persone

Nella demo organizzata dal laboratorio RICE (Robots and Intelligent Systems for Citizens and the Environment) dell’Università di Genova sono state mostrate alcune soluzioni robotiche intelligenti allineate con i bisogni della società con l’obiettivo di creare nuove tecnologie incentrate sull’uomo e sui suoi bisogni e di diffondere le scoperte dei ricercatori che esplorano questi aspetti. In questa demo robotica si potevano osservare robot sociali umanoidi “intelligenti” per assistere e aiutare le persone e dei robot autonomi su ruote, quadrupedi e aerei per il monitoraggio ambientale e le operazioni di ricerca e soccorso dopo eventi catastrofici.

Il gruppo TheEngineRoom dell’Università di Genova nella sua demo ha permesso di osservare alcune potenzialità degli aspetti interattivi e collaborativi, mostrando anche come tecnologie ormai mature (i sensori indossabili, la realtà virtuale), assieme alle capacità abilitate dalle tecnologie cognitive e dall’Intelligenza Artificiale possano essere funzionali al rapporto tra uomo e macchina.

I robot bioispirati e gli ecorobot erano l’oggetto di una demo realizzata da IIT: sono dispositivi sviluppati prendendo ispirazione dagli esseri viventi, per potersi adattare meglio a scenari dinamici ed essere integrati in modo ecosostenibile nell’ambiente. I visitatori hanno potuto osservare il braccio robotico soft ispirato al polpo, sviluppato per adattarsi e afferrare oggetti di forma diversa, e i semi robotici, dispositivi che si disperdono in modo analogo a quelli naturali, realizzati con materiali biodegradabili, per il monitoraggio ambientale e la riforestazione.

Ecosistema RAISE - Robot Valley Genova - Demo Robotiche
Autore: Roberto Bordieri – Crediti: Roberto Bordieri

AlterEgo, un robot umanoide che può essere controllato a distanza da un operatore era il protagonista di un’altra demo robotica di IIT. Utilizzando dispositivi di controllo intuitivi, l’operatore può vedere attraverso gli occhi del robot e gestirne il corpo e le mani poli-articolate. Il robot funge in pratica da alter ego, consentendo all’operatore di interagire con l’ambiente e le persone circostanti. AlterEgo è stato creato per fornire assistenza remota in situazioni come l’esplorazione di aree pericolose per gli esseri umani o per portare le conoscenze di un esperto in ambienti distanti.

Nell’ultima demo robotica di IIT I ricercatori e le ricercatrici hanno dimostrato come le nuove tecnologie di Intelligenza Artificiale stiano rivoluzionando il campo della protesica, permettendo una collaborazione più fluida tra essere umani e macchina. Grazie a questi progressi, le protesi di mano, come Hannes, possono essere controllate in modo semplificato, consentendo agli utenti di afferrare oggetti con minimo sforzo e migliorando la loro qualità di vita.

Le demo robotiche sono state particolarmente apprezzate dal pubblico di Robot Valley Genova e sono state visitate da 1400 persone durante i due giorni dell’evento a villa Bombrini.

Ecosistema RAISE - Robot Valley Genova - Demo Robotiche

Ecosistema RAISE - Robot Valley Genova - Demo Robotiche

Immagine di copertina:
Autore: Alessandro Benedetti (CNR) – Crediti: RAISE

I laboratori coordinati dal Festival della Scienza fanno il tutto esaurito a Robot Valley Genova

In totale 264 studenti e studentesse degli Istituti scolastici del territorio (Scuola Primaria IC Rivarolo, Scuola Secondaria primo grado IC Sampierdarena e Istituto Calasanzio) hanno partecipato, nella mattinata del 19 Aprile, ai laboratori riservati alle scuole.
Il resto della programmazione (il pomeriggio di venerdì 19 e tutto il sabato 20 aprile) è stata aperta anche ai singoli e alle famiglie e si sono contate 674 iscrizioni ai quattro laboratori.

Il primo laboratorio dal titolo MEET AI – I tuoi primi passi nell’Intelligenza Artificiale e ha condotto i partecipanti in un percorso a tappe nell’Intelligenza Artificiale, dal machine learning alla matematica, dall’ottimizzazione alla computer vision, lungo il quale si è spiegato come ragionano le macchine e che impatto hanno sulla nostra vita e sull’ambiente.
Il laboratorio è stato curato dall’ Università degli Studi di Genova – Dipartimento di Informatica Bioingegneria Robotica e Ingegneria dei Sistemi/ Dipartimento di Matematica, in collaborazione con MaLGa – Machine Learning Genoa Center.

Il secondo laboratorio Non si vede solo con gli occhi – Nuovi modi di guardare con tutti i nostri sensi, a cura dell’Istituto Italiano di Tecnologia ha proposto l’esperienza di mettersi nei panni delle persone non vedenti o ipovedenti, per capire come riescano a usare gli altri sensi per svolgere le attività quotidiane e come la tecnologia venga in loro aiuto. Questo laboratorio ha dimostrato, a chi ha partecipato, che non ci sono limiti a ciò che si può fare, se troviamo attorno a noi strumenti e strategie accessibili.

Nel terzo laboratorio intitolato Robot polari – Alla scoperta del pianeta Terra con la robotica a cura del CNR – Istituto di Ingegneria del Mare, i giovani apprendisti ricercatori hanno potuto toccare con mano alcuni veicoli robotici marini autonomi che operano in ambienti estremi, utilizzati con successo per raccogliere dati scientifici in progetti di ricerca e campagne internazionali in Artide e Antartide, solitamente all’opera in ambienti pericolosi o inaccessibili per studiare i cambiamenti che il riscaldamento globale sta provocando nel nostro Pianeta

Il quarto laboratorio, a cura di Scuola di Robotica, si è intitolato Lo zoo dei Robot – Impara a contare con il panda mTiny e l’ape Bluebot e aveva lo scopo di introdurre i bambini alla curiosità verso la programmazione. Con L’aiuto di mTiny i bambine e le bambine che hanno partecipato al laboratorio hanno potuto rappresentare visivamente le operazioni matematiche rendendole più tangibili ecomprensibili, mentre Bluebot ha permesso di allenare la memoria, lavorando in gruppo.

Ricercatore RAISE verso la finale nazionale di FameLab

FameLab è una gara di public speaking riservata a giovani ricercatrici e ricercatori, dottorande e dottorandi che in soli 3 minuti hanno presentato un contenuto scientifico in linguaggio divulgativo per conquistare i voti di una giuria di esperti provenienti dal mondo della scienza e della comunicazione.
“Non me l’aspettavo, la mia passione per la scienza nasce fin da bambino. A mia nonna, poverina, gliene ho fatte passare di tutti i colori facendo paciughi nella casa di campagna. A sette anni ho fatto bollire lo zolfo che si usava nella vigna, e più grandicello, ho creato un fumogeno a base di zucchero!”.
Questo è il commento a caldo del vincitore, specializzato in chimica dei materiali presso l’Istituto di Chimica della Materia Condensata e di Tecnologie per l’Energia.
Per la serata finale alla Claque in Agorà di mercoledì 8 maggio – dove si sono sfidati dodici giovani del mondo della ricerca – ha preparato due talk sulle capacità piezoelettriche di convertire l’energia cinetica in energia elettrica e sul futuro delle batterie ricaricabili al litio. “Comunicare la scienza è fondamentale per far capire alle persone cosa facciamo, quali sono le implicazioni nel nostro lavoro, e per poter ispirare il prossimo a continuare il nostro percorso”.
Fra talk di petunie bioluminescenti, pendoli e clessidre, green housing, navigazione sostenibile e matrimoni fra alghe e polipi, al secondo posto si è classificata Giulia Colombo, neuroscienziata presso l’Istituto Italiano di Tecnologie (IIT).

Ecosistema RAISE - FameLab Genova - Finale La Claque
La ricercatrice ha intrattenuto e convinto pubblico e giurati parlando della nascita della medicina di genere attraverso la storia della cardiologa Bernardine Patricia Healy, prima donna a dirigere l’Istituto Nazionale della Salute degli Stati Uniti, e lanciando suggestioni fantascientifiche come il letargo o l’ibernazione nel genere umano attraverso la manipolazione dei meccanismi paralleli del cervello che regolano il nostro sonno.
“È stata un’esperienza stupenda e divertente perché permette di sperimentare la connessione con il pubblico, uscendo dall’isolamento del laboratorio. Nella vita sono una persona un po’ schiva e me ne sto nel mio angolino, la vera Giulia avrebbe molto timore di parlare in pubblico perciò, quando sono su un palco, interpreto un ruolo e a parlare è il personaggio dell’appassionata ricercatrice”.
I due ricercatori approderanno alla finale nazionale che si svolgerà fra settembre e ottobre 2024.
La selezione genovese e la serata finale sono state organizzate dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, Università degli Studi di Genova, Istituto Italiano di Tecnologia, INFN Sezione di Genova, Associazione Festival della Scienza, RAISE, Acquario di Genova, Museo di Storia Naturale G. Doria, Associazione Didattica Museale, Associazione Dottorandi Italiani, Scientificast.

Ecosistema RAISE - FameLab Genova - Finale La Claque

Robot Valley Genova, il futuro è qui

“Robot Valley Genova”: buona la prima! Potrebbe essere questo il motto di una manifestazione riuscitissima, che ha riunito in un ampio lavoro di squadra tutte le istituzioni che partecipano all’ecosistema dell’innovazione RAISE, con il coordinamento di Università degli studi di Genova, Consiglio Nazionale delle Ricerche e Istituto Italiano di Tecnologia.
Una pluralità di eventi e iniziative pensate per avvicinare il pubblico di tutte le età ai temi fondanti del progetto – a partire da robotica e Intelligenza artificiale – approfondirne la conoscenza, comprendere quanto queste discipline siano già ora al centro delle nostre vite, sperimentarne in prima persona le applicazioni attraverso l’offerta di dimostrazioni robotiche e i laboratori interattivi. Ma anche un’occasione per riflettere sull’insolita convergenza tra due strade tradizionalmente ritenute “parallele”: quella della scienza e quella dell’arte. Occasione fornita sia nell’evento inaugurale di giovedì 18 aprile – l’esecuzione presso la Scuola di Robotica di Genova di “La fabbrica illuminata, cent’anni dopo la nascita di Luigi Nono”, progetto culturale dell’associazione culturale Pasquale Anfossi – sia nella mostra “Romantici Robot” dell’artista calabrese Massimo Sirelli. I suoi robot fragili e poetici, opere realizzate con materiali di scarto e oggetti di uso quotidiano, allestite fino al 26 aprile a Villa Bombrini sede dell’evento, e offerte alla città anche grazie a due maxi installazioni nel centralissimo Largo Pertini – hanno, infatti, rappresentato un invito a riflettere sull’evoluzione della nostra coesistenza con le macchine, e sul ruolo sempre più incisivo della dimensione robotica nella società contemporanea.

Cuore dell’evento “Robot Valley Genova” è stata la due giorni di incontri del 19 e 20 aprile a Villa Bombrini, aperti dall’intervento del Sindaco di Genova Marco Bucci, ospite del panel inaugurale assieme a Maurizio Gregorini (direttore artistico di Robot Valley), Andrea Pagnin (Head of Innovation & Development Office IIT, Coordinatore delle attività di trasferimento tecnologico del progetto RAISE, Spoke 5), Fulvio Mastrogiovanni (Università di Genova e direttore scientifico di Robot Valley), Cristina Battaglia (Programme Manager RAISE), Maria Nives Riggio (Vicedirettore FILSE), Michela Spagnuolo (Cnr, Coordinatrice Spoke 1), Valentina Squeri (IIT, Project Manager RAISE Spoke 2), Marco Faimali (Cnr, Coordinatore Spoke 3) e Giovanni Indiveri  (UniGe, Project Leader RAISE Spoke 4).

Ecosistema RAISE - Robot Valley Genova - Villa Bombrini - Aprile 2024
L’intervento del Sindaco di Genova Marco Bucci.
Ecosistema RAISE - Robot Valley Genova - Villa Bombrini - Aprile 2024
Panel inaugurale.

Ad esso sono seguiti i talk “L’uomo e i robot” – una riflessione sulla relazione tra esseri umani e esseri artificiali con Kristen Kozielski (TUM), Arash Ajoudani (IIT), Lorenzo Natale (IIT), Maura Casadio (UniGe) e Monica Gori (IIT)- e “Ecorobotica: tecnologie innovative al servizio dell’ambiente”, in cui Marco Faimali (Cnr), Antonio Bicchi (IIT), Fulvio Mastrogiovanni (Università di Genova e direttore scientifico di Robot Valley Genova), Nicola Pio Belfiore (UniRoma 3), Simonetta Fraschetti (Università di Napoli Federico II) e Paolo Povero (UniGe) hanno introdotto la nuova disciplina che proprio il progetto RAISE sta facendo emergere: la robotica collaborativa al servizio dell’ambiente.

Nella giornata di sabato 20, invece, la parte convegnistica dell’evento è proseguita con “I robot e l’intelligenza (artificiale)” – un talk sulla complessa relazione che intercorre tra esseri artificiali, mente e corpo alla presenza di Ruediger Dillmann (KIT/FZI), Marcelo H. Ang (NUS), Giorgio Cannata (UniGe), Alessandra Sciutti (IIT) e Giovanni Berselli (UniGe); quindi con “Città, persone e robot”, due dialoghi-intervista che hanno approfondito il tema dell’evoluzione della società alla luce delle tecnologie. Nel primo, Guido Conforti, autore del libro “Building the Robot Valley: l’evoluzione della Valpolcevera dall’Industria alla Robotica” e responsabile del Centro Studi e dell’Area Innovazione Ricerca e Territorio di Confindustria Genova, ha ripercorso la storia produttiva del territorio della Robot Valley genovese con Andrea Pagnin (IIT, Coordinatore Spoke 5 del progetto RAISE) e Fulvio Mastrogiovanni (Università di Genova e direttore scientifico di Robot Valley Genova); nel secondo lo stesso Mastrogiovanni ha intervistato Berta Paramo, scrittrice ed autrice del libro “Robotland, a travel guide through the history of robots”, un excursus storico sul mondo della robotica, dalle origini alla potente suggestione che le macchine intelligenti hanno sempre esercitato sull’uomo.

Ecosistema RAISE - Robot Valley Genova - Villa Bombrini - Aprile 2024
Talk Città, persone e robot”.

Ugualmente intenso e partecipato è stato il programma dei laboratori e delle demo robotiche, che hanno coinvolto centinaia di persone tra studenti di scuole primarie e secondarie del territorio e pubblico generico. I laboratori disponibili, coordinati a livello didattico dall’associazione Festival della Scienza, erano:
– “MEET AI – I tuoi primi passi nell’Intelligenza Artificiale”, a cura di Università degli Studi di Genova (Dipartimento di Informatica Bioingegneria Robotica e Ingegneria dei Sistemi, Dipartimento di Matematica in collaborazione con MaLGa – Machine Learning Genoa Center)”
– “Non si vede solo con gli occhi – Nuovi modi di guardare, con tutti i nostri sensi”, a cura di Istituto Italiano di Tecnologia
– “Robot polari – Alla scoperta del pianeta Terra con la robotica”, a cura di CNR – Istituto di Ingegneria del Mare
– “Lo zoo dei Robot – Impara a contare con il panda mTiny e l’ape Bluebot”, a cura di Scuola di Robotica di Genova.

Ecosistema RAISE - Robot Valley Genova - Villa Bombrini - Aprile 2024
Laboratorio “Robot polari – Alla scoperta del pianeta Terra con la robotica”

L’Istituto Italiano di Tecnologia e l’Università di Genova sono stati, inoltre, protagonisti delle demo robotiche, occasioni uniche per entrare in contatto diretto con i ricercatori e le ricercatrici che già oggi, nei laboratori di ricerca genovesi, progettano la realizzazione di robot dalle molteplici applicazioni, coglierne gli obiettivi e i futuri sviluppi. A disposizione del pubblico erano, in particolare:
– “RICE lab” (Robots and Intelligent Systems for Citizens and the Environment), laboratorio dell’Università di Genova che mira a sviluppare soluzioni robotiche intelligenti allineate con i bisogni della società;
– “Interazione tra uomo e robot: realtà fisica e virtuale”, a cura del gruppo TheEngineRoom dell’Università di Genova;
– “Ispirarsi alla natura: gli ecorobot”, a cura di IIT, per conoscere i dispositivi sviluppati prendendo ispirazione dagli esseri viventi, per potersi adattare meglio a scenari dinamici ed essere integrati in modo ecosostenibile nell’ambiente;
– “AlterEgo”, dedicato al robot umanoide che può essere controllato a distanza da un operatore;
– “L’IA guida la mia mano”, in cui studiosi e studiose di IIT hanno mostrato protesi innovative che permettono una collaborazione più fluida tra essere umani e macchina.

Ecosistema RAISE - Robot Valley Genova - Villa Bombrini - Aprile 2024

Autore delle foto: Alessandro Benedetti (CNR)
Autore del video: Emilio Suraci (CNR)
Crediti: RAISE

Conclusa con successo di pubblico la prima edizione di Robot Valley Genova

L’evento ha visto una forte partecipazione della popolazione e degli Istituti scolastici del territorio.

Nelle due giornate di Robot Valley Genova si è contata la presenza di 4424 persone totali che somma 850 partecipazioni a incontri e talk con speaker italiani e internazionali, 674 iscrizioni ai quattro laboratori coordinati dal Festival della Scienza, 1400 visite alle demo robotiche e 1500 alla mostra romanticiROBOT di Massimo Sirelli.

Ecosistema RAISE - Robot Valley Genova - Aprile 2024 Villa Bombrini

I laboratori didattici, in particolare, hanno ospitato nella mattinata di Venerdì 19 Aprile 264 studenti e studentesse degli Istituti scolastici del territorio coinvolti: Scuola Primaria IC Rivarolo, Scuola Secondaria primo grado IC Sampierdarena e Istituto Calasanzio.

Robot Valley Genova ha dimostrato che esiste uno spazio dove arte e scienza possano incontrarsi aprendo un dialogo tra esperti di robotica e intelligenza artificiale, istituzioni del territorio e cittadinanza per fare in modo che l’innovazione e la tecnologia siano alla portata di tutti.
Inoltre durante Robot Valley Genova è stato possibile dare aggiornamento sugli avanzamenti dell’ecosistema dell’innovazione RAISE che ha un ruolo fondamentale nello sviluppo della Robot Valley genovese e che ha trai suoi obiettivi principali la ricerca e il trasferimento tecnologico sul territorio Ligure.

Ecosistema RAISE - Robot Valley Genova - Aprile 2024 Villa Bombrini

La mostra romanticiROBOT di MassimoSirelli sarà aperta e visitabile gratutitamente a Villa Bombrini fino al 26 Aprile.

Robot Valley Genova è un progetto dell’ecosistema ligure per l’innovazione RAISE e Comune di Genova, in collaborazione con Regione Liguria con la Direzione scientifica del Professor Fulvio Mastrogiovanni, Università degli Studi di Genova e la Direzione artistica di Maurizio Gregorini. Si ringrazia ETT S.p.A. per l’attività di segreteria tecnica e comunicazione ed l’Associazione Festival della Scienza per il coordinamento delle attività didattiche.

Ecosistema RAISE - Robot Valley Genova - Aprile 2024

L’appuntamento è a Robot Valley Genova 2025!

L’ecorobotica e i porti sostenibili di RAISE, come traiettorie blu del “Mare in Azione”

La giornata di studio, trasmessa anche in diretta streaming, ha fornito una panoramica completa non solo delle attività svolte dal CTN BIG nel triennio 2021-22 e di quelli che potranno essere i suoi orizzonti futuri, ma anche dei diversi aspetti del sistema mare correlati allo sviluppo della Blue Economy italiana. Numerose le figure di spicco che hanno preso parte al dibattito, tra cui esponenti del MUR, del Senato, dei vertici della Marina Militare e della Guardia Costiera.

Innovazione, ricerca, tecnologia, sono stati i punti cardine del dibattito e sui quali far leva, in un contesto di sempre più centralità dell’Economia del Mare.

Rilevante il contributo di Giovanni Acampora, Presidente di ASSONAUTICA ITALIANA – UNIONCAMERE che ha sottolineato i numerosi progressi raggiunti finora; quello di Giovanni Caprino, Presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Cluster BIG – Blue Italian Growth che ha evidenziato i successi e le ambizioni future per l’economia del mare; e ancora, Fabio Fava, professore esperto in Biotecnologie Industriali e Ambientali, che ha evidenziato l’importanza di un approccio integrato per affrontare le sfide e sfruttare le opportunità del settore e molti altri esperti del settore. Marco Faimali (IAS-CNR), coordinatore dello Spoke 3 di RAISE, e Davide Giglio (UniGE) coordinatore dello Spoke 4, sono intervenuti nella sessione “Iniziative del PNRR nell’ambito della Blue Economy”.

Ecosistema RAISE - Ecorobotica porti sostenibili - Mare in Azione
Davide Giglio, UniGE, coordinatore dello Spoke 4 di RAISE – Crediti: Cluster BIG

Davide Giglio ha presentato l’ecosistema RAISE Liguria in generale, evidenziando la centralità che hanno l’economia del mare, l’ambiente marino e il porto in due dei cinque spoke, appunto gli spoke 3 e 4. Lo Spoke 4 ha infatti l’obiettivo di creare porti intelligenti e sostenibili attraverso l’introduzione di tecnologie robotiche (terrestri, marine e subacquee, aeree) e sistemi di intelligenza artificiale che rendano più sicure, efficienti e sostenibili le attività che vengono svolte in area portuale, sia in riferimento al traffico merci sia al traffico passeggeri. Il coordinatore dello Spoke 4 ha quindi sintetizzato le quattro linee strategiche dello spoke: “La prima è è orientata alla robotica all’automazione, la seconda è orientata alla gestione dei dati all’applicazione di algoritmi di intelligenza artificiale, di machine learning per trattare dati, sostanzialmente la terza è la linea più gestionale dove il porto è visto anche come nodo di un infrastruttura di trasporto complessa come quella del territorio Ligure e infine la quarta linea strategica è quella legata alla scalabilità di tutte le iniziative. In Liguria non abbiamo solo i grossi porti commerciali di Genova, Savona, La Spezia, Vado, ma abbiamo anche tantissimi piccoli porti turistici che hanno un ruolo fondamentale per ‘economia del mare della Liguria”. Infine Giglio ha annunciato l’apertura in aprile di un bando rivolto alle istituzioni pubbliche del Sud, all’interno dello spoke 4.

Marco Faimali si è focalizzato sulla presentazione dello Spoke 3 che ha come scopo “la cura e la tutela del nostro del nostro mare”, ma anche la cura degli altri ambienti, “per proteggere il mare, non possiamo occuparci solo del mare, la biodiversità è ovunque”. Lo Spoke 3 infatti sta sviluppando soluzioni tecnologiche innovative per migliorare la strategia e le metodologie di monitoraggio e salvaguardia ambientale dedicate ai tre scenari ambientali (acqua, aria, suolo) rappresentativi del territorio ligure.

Ecosistema RAISE - Ecorobotica porti sostenibili - Mare in Azione
Marco Faimali, CNR,coordinatore dello Spoke 3 di RAISE – Crediti: Cluster BIG

La principale sfida di Spoke 3 è quella di realizzare sistemi robotici innovativi gestiti da intelligenza artificiale in grado di rendere accoppiati e sinergici monitoraggi puntuali e capillari. Si aumenterà così l’efficienza della raccolta dati e della loro diffusione, la durata e il risparmio energetico delle missioni di monitoraggio, la qualità e la tempistica dei vari sistemi previsionali (early warning systems) dedicati alla salvaguardia e al monitoraggio continuo dell’ambiente (monitoraggio diffuso, integrato e dinamico-adattativo).

Poi Faimali ha messo in evidenza che tale spoke si basa su un nuovo ambito di ricerca interdisciplinare, ovvero l’eco-robotica, la robotica al servizio dell’ambiente. Questo sarà possibile mettendo a dialogo ingegneri robotici ed ecologi, sfruttando le potenzialità dell’intelligenza artificiale e della robotica, per rilevare, integrare e analizzare i dati che vengono dal monitoraggio, con nuovi strumenti digitali. I big data infatti richiedono nuove interfacce usabili, per integrare grandi quantità di dati, renderli visivamente comprensibili ed utilizzabili in modo efficace dai ricercatori, con un approccio interdisciplinare. Il coordinatore dello spoke 3 ha poi presentato degli scenari futuri, grazie all’uso di immagini generate con un tool di intelligenza artificiale. Faimali ha chiuso il suo intervento sottolineando il legame tra RAISE e gli scopi del convegno, del cluster BIG, e citando alcuni dati relativi al Mediterraneo: “Il Mare Nostrum è 1% degli oceani mondiali, ma detiene il 10% della biodiversità mondiale e produce il 20% del prodotto interno loro marino”: è un grande capitale naturale da tutelare con la tecnologia”.

È possibile rivivere l’evento tramite il link YouTube.

Immagine di copertina:
La sessione “Iniziative del PNRR nell’ambito della Blue Economy” dell’evento “Mare in azione. Le nuove traiettorie blu”, a cui hanno partecipato Davide Giglio (UniGE) e Marco Faimali (CNR) di RAISE
Crediti: Cluster BIG

Robot Valley Genova: in Largo Pertini l’opera Amici Robot di Massimo Sirelli

Dall’8 al 26 aprile, una visione del futuro delle città, in cui scienza e tecnologia saranno temi decisivi e sempre più legati a persone, cultura e ambiente.

L’evento è frutto della collaborazione tra l’ecosistema dell’innovazione RAISE – coordinato da Università degli Studi di Genova, CNR e IIT -, il Comune di Genova e la Regione Liguria e coinvolge varie realtà del territorio a vocazione fortemente tecnologica che ha nella Val Polcevera uno dei fulcri nazionali della ricerca e della progettazione nel campo della robotica e dell’AI – proprio la Robot Valley di Genova da cui l’evento prende il nome.

L’installazione di un’opera di Massimo Sirelli in Largo Pertini anticipa alla città l’evento che avrà il suo culmine il 19/20 Aprile, a Villa Bombrini, con due giornate di talk, incontri, laboratori, demo robotiche e mostra dello stesso Artista.

L’opera che sarà installata nel cuore della città dal’8 al 22 aprile, intitolata Amici Robot, è realizzata, come tutte le creazioni di Massimo Sirelli, con oggetti di recupero che vengono poi riciclati e riutilizzati dopo lo smontaggio.

Ecosistema RAISE - Robot Valley Genova - Amici Robot - Massimo Sirelli
I due robot completati dall’artista Sirelli in Piazza De Ferrari, Genova

A partire da questo tipo di materiale di recupero, Massimo Sirelli realizza, infatti, non solo l’installazione, ma anche le opere di minore dimensione esposte nella mostra RomanticiROBOT a Villa Bombrini dal 19 al 26 aprile e visitabile nell’orario di apertura al pubblico.

La filosofia dell’artista si ispira ad una riflessione sulle cose che possediamo: gli oggetti hanno una storia quotidiana che si fa più importante per ogni giorno che passa, parlano di noi, delle nostre abitudini e del nostro vissuto. Quando ci liberiamo di un oggetto, spesso ci disfiamo di un pezzo della nostra vita.

Il direttore artistico di Robot Valley Genova, Maurizio Gregorini, spiega così il ruolo dell’installazione e della mostra all’interno dell’evento “Le sculture di Massimo Sirelli sono caratterizzate da un notevole afflato poetico. I materiali di recupero che utilizza vanno a comporre straordinari assemblage in cui la fantasia e l’intelletto si sposano armoniosamente. Con i lavori di Sirelli si entra nel territorio ancora poco esplorato che sta all’incrocio fra scultura figurativa e assemblage. Per questo nell’artista abbiamo identificato la figura ideale al fine di rappresentare il trait d’union sempre più forte che lega l’arte e la robotica. Forse in un prossimo futuro i robot assomiglieranno molto di più a quelli di Sirelli che alle minacciose creature di un Giger o di tanta fantascienza”.

Genova, in piazza De Ferrari due Robot giganti | Il Video di TGR Liguria

Per maggiori informazioni su Robot Valley Genova consultare il sito.

Immagine di copertina:
L’opera Amici Robot di Sirelli, con l’artista e alcune studentesse dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera.
Autore: Roberto Bordieri
Crediti: RAISE

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