AI e machine learning per la riabilitazione neurologica: le novità dal congresso SIRN 2024
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Il XIII congresso nazionale della Società Italiana di Riabilitazione Neurologica (SIRN) iniziato oggi a Firenze prevede gli interventi dei maggiori esperti del settore e presenta le ultime innovazioni per la riabilitazione di ictus, sclerosi multipla, lesioni midollari e neuroriabilitazione pediatrica e oncologica.
Quest’anno uno dei principali focus del convegno riguarda l’innovazione tecnologica con particolare attenzione all’Intelligenza Artificiale, dal machine learning ai modelli prognostici, prendendo anche in considerazione gli aspetti etici e normativi.
SIRN 2024 ha dedicato una sessione speciale “Italia domani: le sfide e le opportunità del PNRR per la neuroriabilitazione” alla presentazione dei progetti PNRR con contenuti rilevanti per la riabilitazione neurologica.
È intervenuta la Prof. Maria Cristina Messa che come Ministra dell’Università e della Ricerca ha avuto un ruolo cruciale nell’impostazione delle iniziative PNRR in ambito istruzione e ricerca.
Sono stati quindi presentati due partenariati estesi (MNESYS su neuroscienze e neurofarmacologia, AGE-IT su invecchiamento), un progetto PNC complementare (FIT4MEDROB su robotica in medicina) e due ecosistemi per l’innovazione, quello toscano (THE, centrato sull’innovazione in sanità) e quello ligure RAISE, centrato su AI e Robotica come driver tecnologici in diversi ambiti.
Presentando l’ecosistema dell’innovazione RAISE, il Prof. Vittorio Sanguineti – Dipartimento di informatica, bioingegneria, robotica e ingegneria dei sistemi (DIBRIS) dell’Univestità degli studi di Genova – ha descritto la struttura e l’organizzazione del progetto.
Si è soffermato brevemente su obiettivi e attività in corso nell’ambito dello Spoke 2, più direttamente attinente ai temi del congresso. Ha poi concluso presentando i bandi a cascata conclusi e quelli appena avviati.
“Dal congresso sta emergendo la consapevolezza che la riabilitazione neurologica è sulla soglia di una rivoluzione. Questa rivoluzione è innescata dalle applicazioni dell’AI e del machine learning che hanno un potenziale grande impatto su predizione degli esiti dei trattamenti, sulla loro pianificazione e (più in prospettiva) sulla loro conduzione, con grandi promesse e inedite implicazioni etiche.
E’ stata evocata più volte la nozione di digital twin del paziente, come strumento chiave per la riabilitazione personalizzata. Questi temi sono ben presenti in RAISE e credo che questo aspetto sia stato colto e apprezzato da chi era presente alla presentazione.
Dopo la presentazione ho avuto diverse interazioni con rappresentanti di aziende, comprensibilmente interessati ai bandi a cascata ma ancora di più al nostro approccio ‘culturale’ all’innovazione tecnologica in questo ambito.”