Marco Fortunato (CNR-ICMATE), ricercatore del progetto RAISE - Spoke 3 ha vinto la selezione genovese di FameLab Italy 2024.
FameLab è una gara di public speaking riservata a giovani ricercatrici e ricercatori, dottorande e dottorandi che in soli 3 minuti hanno presentato un contenuto scientifico in linguaggio divulgativo per conquistare i voti di una giuria di esperti provenienti dal mondo della scienza e della comunicazione.
“Non me l’aspettavo, la mia passione per la scienza nasce fin da bambino. A mia nonna, poverina, gliene ho fatte passare di tutti i colori facendo paciughi nella casa di campagna. A sette anni ho fatto bollire lo zolfo che si usava nella vigna, e più grandicello, ho creato un fumogeno a base di zucchero!”.
Questo è il commento a caldo del vincitore, specializzato in chimica dei materiali presso l’Istituto di Chimica della Materia Condensata e di Tecnologie per l’Energia.
Per la serata finale alla Claque in Agorà di mercoledì 8 maggio – dove si sono sfidati dodici giovani del mondo della ricerca – ha preparato due talk sulle capacità piezoelettriche di convertire l’energia cinetica in energia elettrica e sul futuro delle batterie ricaricabili al litio. “Comunicare la scienza è fondamentale per far capire alle persone cosa facciamo, quali sono le implicazioni nel nostro lavoro, e per poter ispirare il prossimo a continuare il nostro percorso”.
Fra talk di petunie bioluminescenti, pendoli e clessidre, green housing, navigazione sostenibile e matrimoni fra alghe e polipi, al secondo posto si è classificata Giulia Colombo, neuroscienziata presso l’Istituto Italiano di Tecnologie (IIT).
La ricercatrice ha intrattenuto e convinto pubblico e giurati parlando della nascita della medicina di genere attraverso la storia della cardiologa Bernardine Patricia Healy, prima donna a dirigere l’Istituto Nazionale della Salute degli Stati Uniti, e lanciando suggestioni fantascientifiche come il letargo o l’ibernazione nel genere umano attraverso la manipolazione dei meccanismi paralleli del cervello che regolano il nostro sonno.
“È stata un’esperienza stupenda e divertente perché permette di sperimentare la connessione con il pubblico, uscendo dall’isolamento del laboratorio. Nella vita sono una persona un po’ schiva e me ne sto nel mio angolino, la vera Giulia avrebbe molto timore di parlare in pubblico perciò, quando sono su un palco, interpreto un ruolo e a parlare è il personaggio dell’appassionata ricercatrice”.
I due ricercatori approderanno alla finale nazionale che si svolgerà fra settembre e ottobre 2024.
La selezione genovese e la serata finale sono state organizzate dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, Università degli Studi di Genova, Istituto Italiano di Tecnologia, INFN Sezione di Genova, Associazione Festival della Scienza, RAISE, Acquario di Genova, Museo di Storia Naturale G. Doria, Associazione Didattica Museale, Associazione Dottorandi Italiani, Scientificast.