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I modelli 4D di relitti marini presenti sui fondali della Sicilia al centro del progetto Neptune™ di Spoke 3

Spoke 03
Spoke 03
25 July 2024
I modelli 4D di relitti marini presenti sui fondali della Sicilia al centro del progetto Neptune™ di Spoke 3

In Sicilia, prende il via NEPTUNE (Neural Rendering & Edge AI Platform for 4d synthetic Twins generation during Underwater Navigation & Exploration), con una prima raccolta di dati marini alle Eolie.

Il progetto, affiliato allo Spoke 3 di RAISE, é stato presentato proprio a Lipari, il 19 luglio, presso il Museo archeologico regionale “Bernabò Brea”, mentre il 20 luglio è stata effettuata la raccolta dati in una “colonna d’acqua”.

Questi dati serviranno a costruire modelli 4d, di relitti marini sui fondali della Sicilia . Cos’è un modello 4D? Lo ha spiegato, durante il suo intervento, Fabrizio Cardinali di MYWAI, azienda ligure capofila del progetto: “Mentre l’utente naviga il modello 4D in una piattaforma dedicata, potrà vedere ed esplorare i dati ambientali, raccolti con le sonde a fluorescenza e a luce pulsante dall’azienda Ubica e di Oceanhis, a supporto”.

Ecosistema RAISE - Modelli 4D di relitti marini presenti sui fondali della Sicilia - Progetto Neptune Spoke 3 - Fabrizio Cardinali Mywai
Fabrizio Cardinali introduce il progetto NEPTUNE, Spoke 3 di RAISE

Per questa seconda azienda, durante l’evento, Luigi Barcellone ha presentato il loro laboratorio mobile e la biologa marina, Alessandra Onida, ha specificato quali sono i dati marini da raccogliere, ovvero la salinità, la temperatura, la conduttività, il PH, la clorofilla, e altri dati biofisici marini fondamentali per la conoscenza del contesto in cui si trova il relitto.

NEPTUNE si focalizzerà sulla generazione di modelli 4D subacquei in alta risoluzione ottenuti da sistemi di ripresa video e fotografica combinati poi con la Generative AI e il Neural Rendering.

La metodologia di acquisizione sarà sperimentata su veicoli a guida remota subacquea (ROV-Remotely Operated Veichle). Si tratta quindi di una delle applicazioni dell’ecorobotica, un nuova disciplina che mette a dialogo biologia, chimica, scienze marine, con la robotica, informatica, l’intelligenza artificiale, ma in questo caso si arricchisce anche del contributo dell’archeologia, delle scienze della conservazione e dei beni culturali.

Ferdinando Maurici e Salvo Emma, della Soprintendenza del Mare delle Regione Siciliana, hanno messo in evidenza la ricchezza e la bellezza del patrimonio sommerso siciliano, con anche le sue potenzialità dal punto di vista del turismo subacqueo, oltre che della ricerca scientifica nelle scienze del patrimonio culturale.

Ecosistema RAISE - Modelli 4D di relitti marini presenti sui fondali della Sicilia - Progetto Neptune Spoke 3 - Salvo D'Emma racconta Sopraintendenza del Mare Regione Sicilia
Salvo Emma racconta le attività della Sopraintendenza del Mare della Regione Sicilia sul patrimonio sommerso

Quello subacqueo è un patrimonio ancora difficile da studiare e recuperare per gli archeologi marini, soprattutto oltre i 100 metri di profondità, ma che grazie a IA e robotica, come quella proposta dal progetto NEPTUNE, potrà essere più facilmente analizzato e preservato.

Come ha infatti evidenziato Francesco Spaggiari di Immersea, l’importante relitto di Capistello sarà oggetto in luglio della prima raccolta di dati marini del progetto. Questi dati, aggiunti al modello 4D, non solo aiuteranno a raggiungere una nuova e più completa comprensione del relitto, ma anche di fare previsioni, grazia agli algoritmi della IA, sul futuro dell’oggetto, in termini di conservazione e restauro dei materiali e quindi di pianificare anche interventi volti alla cura del bene culturale.

Ecosistema RAISE - Modelli 4D di relitti marini presenti sui fondali della Sicilia - Progetto Neptune Spoke 3 - Francesco Spaggiari Immersea
Francesco Spaggiari presenta le attività di NEPTUNE, Spoke 3 di RAISE,  sul relitto di Capistello, Lipari

“Il mare è un ambiente inaccessibile all’essere umano, mentre il modello digitale, che rappresenta un relitto sui fondali, può essere visto ed esplorato al millimetro. Tale modello, arricchito con i dati ambientali, è al centro di NEPTUNE”.

Questa parte sarà fondamentale anche per completare l’esperienza di visita nel museo, che già espone vari oggetti che facevano parte del carico della nave, come ha evidenziato il direttore del museo Rosario Vilardo, alcuni unici o pochi al mondo, come un dodecaedro, di cui ancora si studia il significato e l’uso.

I modelli 4D infatti non saranno fondamentali solo per la ricerca, ma anche utili per progettare nuove esperienze educative coinvolgenti nel museo. Lo studio del relitto a Lipari da parte dell’Università di Stanford, con l’impiego di un sottomarino, segnò un passaggio fondamentale nella storia dell’archeologia marina. Lo stesso relitto torna quindi al centro di studi e ricerche, grazie a NEPTUNE e allo Spoke 3 di RAISE.

Il progetto avrà poi come secondo caso il Cristo degli Abissi, nell’Area Marina Protetta di Portofino, in Liguria. Un progetto quindi tra i fondali della Sicilia e della Liguria, applicando l’approccio interdisciplinare dell’ecorobotica, alla base dello Spoke 3 di RAISE, coordinato da Marco Faimali (CNR-IAS).

NEPTUNE è risultato uno dei vincitori del bando a cascata per progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale nei domini dell’Intelligenza Artificiale e della Robotica, dello Spoke 5 di RAISE.

Il partenariato è composto da MYWAI SRL, UBICA SRL, IMMERSEA SRL, NEXT VISION SRL, IIS – ISTITUTO ITALIANO DELLA SALDATURA e UNIVERSITÀ DI CATANIA, con la partecipazione di REGIONE SICILIANA – Soprintendenza del Mare, MINISTERO DELL’AMBIENTE – Area Marina Protetta di Portofino e OCEANHIS.

Immagini:
Autore: NEPTUNE
Credits: NEPTUNE e RAISE

Immagine Copertina
Fabrizio Cardinali introduce il progetto NEPTUNE, Spoke 3 di RAISE

 

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